La situazione della droga in Europa fino al 2023: panoramica e valutazione delle minacce emergenti e dei nuovi sviluppi (Relazione europea sulla droga 2023)
Questa pagina si basa sugli ultimi dati disponibili per fornire una panoramica dell’attuale situazione e dei fenomeni emergenti droga-correlati che interessano l’Europa, con una particolare attenzione a tutto l’anno 2022. L’analisi qui presentata evidenzia alcuni sviluppi che possono avere importanti implicazioni per le politiche in materia di droghe e per gli operatori del settore in Europa.
Questa pagina fa parte della Relazione europea sulla droga 2023, la panoramica annuale dell’EMCDDA sulla situazione delle droghe in Europa.
Ultimo aggiornamento: 16 giugno 2023
OVUNQUE, TUTTO, TUTTI
La complessa sfida di affrontare i problemi contemporanei correlati alle droghe
Le sostanze illecite hanno un impatto significativo sulla salute e sulla sicurezza europee
Un messaggio chiave tratto dall’analisi della Relazione europea sulla droga del 2023 è che l’impatto del consumo di sostanze illecite nella nostra società è tangibile quasi ovunque. Quasi tutto ciò che presenta proprietà psicoattive può potenzialmente essere utilizzato come droga. Ciò significa che il consumo di sostanze illecite e delle relative problematiche può riguardare tutti, direttamente o indirettamente.
Ovunque
Oggi i problemi connessi alle droghe hanno un impatto quasi ovunque. A livello nazionale, si manifestano in altri problemi politici complessi (come la mancanza di una fissa dimora, la gestione di disturbi psichiatrici e la criminalità giovanile) e li aggravano. In alcuni paesi si stanno inoltre riscontrando livelli più elevati di violenza e corruzione causati dal mercato della droga. A livello internazionale, i problemi legati alle droghe sono in aumento in molti paesi a basso e medio reddito, minando la governance e lo sviluppo e aggravando le già considerevoli sfide in termini di salute pubblica e sicurezza che si trovano ad affrontare.
Tutto
Sempre più osserviamo che quasi tutto ciò che presenta proprietà psicoattive può comparire nel mercato della droga, spesso etichettato in modo ingannevole o sotto forma di miscele, in modo che i consumatori siano potenzialmente inconsapevoli delle sostanze assunte; ciò aumenta i rischi per la salute e crea nuove sfide normative e in materia di attività di contrasto.
Tutti
L’impatto degli sviluppi a cui stiamo assistendo implica che tutti rischiano in qualche modo di subire le ripercussioni del consumo di sostanze illecite, dell’attività del mercato della droga e dei problemi a esso associati. Direttamente lo si rileva in coloro che sviluppano problematiche e che necessitano di cure o altri servizi. Indirettamente lo si riscontra nel reclutamento dei giovani vulnerabili da parte della criminalità, nella pressione sui bilanci sanitari e nei costi sociali per le comunità che non si sentono sicure o in cui le istituzioni o le imprese sono minacciate dalla corruzione o dalle pratiche criminali.
La situazione della droga in Europa nel 2023: panoramica
La disponibilità della maggior parte delle sostanze illecite rimane elevata
Un’analisi degli indicatori relativi all’offerta delle sostanze illecite comunemente utilizzate nell’Unione europea (UE) suggerisce che la disponibilità rimane elevata per tutti i tipi di sostanze. Il mercato si caratterizza attualmente per la disponibilità relativamente diffusa di una gamma più ampia di droghe, che spesso sono disponibili ad elevata potenza o purezza. Grandi sequestri di stupefacenti diretti in Europa in container di trasporto intermodale hanno continuato a essere effettuati e le catene di approvvigionamento commerciali costituiscono un obiettivo fondamentale per l’infiltrazione da parte dei gruppi della criminalità organizzata. Inoltre, l’Europa rimane un’area di produzione importante per alcune sostanze, in particolare le droghe sintetiche e la cannabis.
La maggiore diversità nella disponibilità e nell’uso di droghe sta determinando nuove sfide sanitarie e politiche
L’elevata disponibilità di droghe è stata accompagnata da una maggiore diversità dei prodotti presenti sul mercato delle sostanze illecite, esponendo i consumatori a una gamma più ampia di sostanze psicoattive. Tra queste figurano le nuove droghe sintetiche, rispetto alle quali le conoscenze sui rischi per la salute sono spesso limitate. Ciò desta preoccupazioni in merito alla possibilità di un maggiore consumo di sostanze illecite in generale e all’aumento dei rischi associati ad alcune di esse. Chi fa uso di droghe può essere maggiormente a rischio di effetti nocivi per la salute, tra cui avvelenamenti e decessi, a causa del consumo, potenzialmente inconsapevole, di sostanze più potenti o innovative, oppure di miscele di sostanze in cui le interazioni tra droghe possono aumentare i potenziali danni alla salute.
Le risposte congiunte e basate su evidenze scientifiche possono funzionare, ma spesso non sono sufficientemente disponibili
Sebbene permangano importanti lacune in termini di conoscenze, grazie alla ricerca e agli investimenti nello sviluppo dei servizi, possiamo ormai avvalerci di un più alto livello di comprensione di quali interventi abbiano più probabilità di risultare efficaci nei settori relativi a prevenzione, terapia, riduzione del danno e sostegno al recupero. La natura interconnessa dei problemi associati all’uso di droghe e di altre complesse questioni relative alle politiche sociali implica anche un maggiore riconoscimento della necessità di risposte più integrate e complete. Sono quindi necessarie sinergie con le politiche e le pratiche in altri importanti settori, tra cui il supporto abitativo, l’assistenza sanitaria generica, i servizi per i giovani e gli anziani, l’erogazione di servizi per la salute mentale e il sistema di giustizia penale. Comunque, sia la disponibilità di risposte specifiche per ciascuna droga sia gli esempi di modelli di assistenza ben sviluppati e integrati sono estremamente eterogenei a livello europeo e, in molti paesi, è necessario investire di più in entrambi i settori.
Soddisfare esigenze più diverse e complesse
Crescente sostegno all’attuazione della prevenzione dell’uso di sostanze basata su evidenze scientifiche
La prevenzione dell’uso di sostanze mira a fermare o ritardare l’uso di sostanze psicoattive. La prevenzione può anche aiutare coloro che hanno iniziato a consumare sostanze stupefacenti a evitare lo sviluppo di disturbi correlati all’uso di droghe. Non tutti gli approcci utilizzati in questo settore però si sono rivelati sempre efficaci e l’interesse per l’individuazione e l’attuazione di programmi di prevenzione basati su evidenze scientifiche è in aumento. Il raggiungimento di questo obiettivo è ora supportato dalla creazione di registri dei programmi di prevenzione, da iniziative di formazione e dallo sviluppo di standard qualitativi. Il programma europeo di prevenzione (European Prevention Curriculum) è stato ideato per migliorare l’efficacia complessiva degli interventi di prevenzione. Più di 25 Stati membri dell’UE e paesi vicini adesso dispongono di formatori nazionali del programma europeo di prevenzione. Gli sforzi di prevenzione sono sostenuti anche da Xchange, un registro europeo online di interventi di prevenzione valutati.
L’offerta di servizi di riduzione del danno necessita di essere ulteriormente rafforzata
L’uso di sostanze illecite provoca una serie di danni acuti e cronici ed è noto come contribuisca all’impatto globale delle malattie. Le relative risposte di riduzione del danno, come il trattamento con agonisti degli oppiacei e la fornitura di attrezzatura sterile alle persone che assumono droghe per via iniettiva, sono ormai ampiamente considerate come un importante contributo alle prestazioni di assistenza sanitaria. Tuttavia, la copertura di questi tipi di interventi e l’accesso agli stessi rimangono inadeguati in alcuni Stati membri dell’UE rispetto alle esigenze stimate. Alcuni paesi hanno anche investito in servizi più recenti, quali locali per il consumo controllato, programmi per il naloxone da portare a casa e strutture per il «drug checking». La disponibilità di questi servizi rimane più limitata. Inoltre, vi è generalmente un minore consenso tra i paesi su quanto tali misure costituiscano risposte adeguate. Vi è pertanto la necessità di ulteriori ricerche e studi di valutazione per rafforzare la base di evidenze scientifiche necessarie per orientare le decisioni politiche in questo settore.
La rapida evoluzione della situazione delle droghe in Europa pone nuove sfide per la riduzione del danno e la comunicazione del rischio
Una maggiore diversità nella disponibilità e nel consumo di droghe sta inoltre ponendo nuove sfide per lo sviluppo e l’implementazione di servizi volti a ridurre i danni. Tali servizi sono necessari per contribuire a contenere i rischi per la salute derivanti da modelli di consumo più complessi, nuove sostanze e miscele di sostanze. È necessario, ad esempio, considerare quali possano essere gli approcci efficaci alla riduzione del danno da consumo di sostanze, che si tratti di oppiacei sintetici, stimolanti sintetici, nuovi tipi e forme di prodotti a base di cannabis, nonché droghe dissociative come la ketamina. Una preoccupazione crescente è rappresentata dalle implicazioni del consumo involontario di sostanze potenti o di miscele di sostanze. Per quanto riguarda le politiche, tra le principali considerazioni figurano quei comportamenti a rischio ai quali i servizi di riduzione del danno sono destinati, le evidenze scientifiche alla base del loro lavoro e ciò che costituisce gli standard relativi alla qualità dell’assistenza. Parallelamente, è altresì necessario sviluppare efficaci strategie di comunicazione dei rischi per avvertire i consumatori in merito all’evoluzione dei rischi in questo settore, in particolare quelli associati alle nuove sostanze, alle interazioni tra droghe, ai prodotti ad elevata potenza o alle vie di somministrazione.
Necessità di investimenti per raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’impatto delle malattie infettive
Le persone che assumono droghe per via iniettiva sono a rischio di contrarre infezioni come l’epatite virale B e C (HVB e HCV) e il virus dell’immunodeficienza umana (HIV). Le infezioni da HIV associate all’uso di droghe per via iniettiva sono diminuite nell’ultimo decennio, ma si teme che il basso numero di nuove infezioni osservato nei dati più recenti possa riflettere, almeno in parte, un ritardo nella diagnosi dovuto a una interruzione nei test causata dalla pandemia COVID-19.
Ci sono anche altri segnali che indicano la necessità di maggiori investimenti se si vuole raggiungere l’obiettivo di porre fine all’AIDS e all’epidemia di epatite virale in Europa entro il 2030. Nell’ultimo decennio i focolai locali di HIV a livello cittadino associati all’assunzione di stimolanti per via iniettiva hanno rappresentato un problema ricorrente in Europa, suggerendo la necessità di un maggiore impegno per ridurre questi danni. Oltre la metà dei nuovi casi di HIV tra le persone che assumono droghe per via iniettiva è stata diagnosticata in ritardo, aumentando il rischio di morbilità e mortalità associate. La fornitura di aghi e siringhe è importante per ridurre la trasmissione della malattia, ma attualmente solo pochi paesi raggiungono gli obiettivi raccomandati dall’OMS per questo tipo di fornitura. In molti paesi esistono anche ostacoli alla diffusione del test e del trattamento dell’HCV, con conseguenti infezioni non diagnosticate e non trattate.
Necessità di potenziare le fonti di dati tossicologici e forensi per orientare politiche e azioni
La Relazione europea sulla droga del 2023 sottolinea la crescente importanza delle droghe sintetiche, la comparsa di nuove sostanze, le nuove pratiche di produzione nel mercato della droga e l’aggravarsi di molti dei danni associati al consumo di stupefacenti a causa delle interazioni tra droghe assunte insieme, consapevolmente o inconsapevolmente. La continua individuazione di cannabinoidi sintetici insieme ai cannabinoidi naturali nelle foglie e infiorescenze solleva preoccupazioni simili. Tutti questi aspetti avvalorano una conclusione che ricorre in tutta l’analisi di quest’anno: le fonti di informazioni forensi e tossicologiche sono diventate elementi essenziali per comprendere sia gli sviluppi del mercato della droga sia le implicazioni per la salute dei modelli di consumo in evoluzione. Attualmente non vi è sufficiente disponibilità di queste fonti, impedendo di comprendere questioni importanti come il ruolo svolto dai modelli di poliassunzione nei casi di overdose. Un aspetto positivo invece è che, a partire dal 2024, la nuova EUDA lancerà una rete europea di laboratori forensi e tossicologici, con l’obiettivo di rafforzare le capacità e le risorse informative in questo settore.
Implicazioni della guerra in Ucraina per la situazione della droga in Europa
A più di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, il paese, con i sistemi sanitari e sociali gravemente colpiti dal conflitto, rimane nella morsa di una crisi umanitaria. La guerra ha reso più difficile l’accesso all’assistenza sanitaria, compreso il trattamento della tossicodipendenza. Al fine di garantire la continuità dell’assistenza alle persone in trattamento con agonisti degli oppiacei, il ministero della Salute ucraino ha istituito partenariati con una serie di organizzazioni non governative. Parallelamente, gli ucraini continuano a cercare rifugio nell’Unione europea e i paesi dell’UE hanno dovuto rafforzare le proprie capacità per poter fornire assistenza agli sfollati che fanno uso di droghe. Un aspetto importante in tale contesto è stato l’accesso ai servizi linguistici, unitamente al riconoscimento della necessità parallela di fornire alloggio, servizi di assistenza sociale e assistenza all’infanzia. La devastazione delle infrastrutture essenziali e la volatilità del conflitto hanno reso estremamente difficile il funzionamento dei sistemi di monitoraggio delle droghe e l’analisi dei cambiamenti intervenuti nel panorama della droga in Ucraina. Ciò che emerge dalle informazioni disponibili è che la disponibilità di eroina in Ucraina sembra essere diminuita, mentre la produzione e il consumo di droghe sintetiche sembrano essere stati meno colpiti. Anche il traffico di eroina attraverso l’Asia centrale e il Caucaso e attraverso il Mar Nero verso l’Europa sembra essere stato perturbato dalla guerra. Una possibile conseguenza di ciò è che le attività di traffico potrebbero essere aumentate su altre rotte verso l’Europa.
Cannabis: nuove sfide per la politica e la pratica
Le politiche nazionali in materia di cannabis e le sfide normative stanno diventando sempre più complesse
Le politiche e le risposte normative alla cannabis si trovano sempre più di fronte alle nuove sfide poste da nuove forme e nuovi usi di questa sostanza. Gli sviluppi in questo settore sembrano essere influenzati in parte dalla creazione di mercati della cannabis a uso ricreativo nelle Americhe e in parte da un maggiore interesse commerciale nello sviluppo di prodotti di consumo che contengano estratti della pianta di cannabis. L’ambito di applicazione delle politiche nazionali in materia di cannabis in Europa si sta gradualmente ampliando e ora comprende, oltre al controllo della cannabis illecita, la regolamentazione di alcune forme di cannabis per scopi terapeutici e l’emergere di prodotti commerciali contenenti derivati dalla pianta di cannabis.
Dati di riferimento sono necessari per valutare l’impatto di possibili cambiamenti nella regolamentazione della cannabis
Anche alcuni Stati membri dell’UE stanno cambiando approccio politico all’uso ricreativo della cannabis. Nel dicembre 2021 Malta ha legiferato sulla coltivazione domestica e sul consumo di cannabis in privato nonché su circoli senza scopo di lucro per la coltivazione comune, a scopo ricreativo. La Germania ha in programma di autorizzare la coltivazione domestica e circoli senza scopo di lucro, mentre il Lussemburgo intende autorizzare la coltivazione domestica; entrambi i paesi prevedono di sviluppare in seguito un sistema di vendita. I Paesi Bassi stanno sperimentando un modello di filiera chiusa per i coffee shop di cannabis e la Cechia ha annunciato l’intenzione di istituire un sistema di distribuzione regolamentato e tassato. La Svizzera, paese non appartenente all’UE, ha iniziato ad autorizzare esperimenti pilota di vendita o altri sistemi di distribuzione per determinati residenti all’interno di alcune città. Indipendentemente dalla natura di qualsiasi cambiamento di politica in questo ambito, la valutazione del suo impatto dipenderà dall’esistenza di validi dati di riferimento per fornire una base per un monitoraggio e una valutazione continui.
Comprendere le implicazioni per la salute pubblica dell’elevata disponibilità e del consumo di prodotti a base di cannabis
La cannabis rimane la sostanza illecita più comunemente consumata e nel 2021 le quantità di resina di cannabis e di cannabis in foglie e infiorescenze sequestrate hanno raggiunto il livello più elevato degli ultimi dieci anni, indicando il persistere dell’elevata disponibilità di tale droga. Nel complesso, l’analisi di quest’anno conclude che è necessaria una migliore comprensione delle problematiche affrontate dai consumatori di cannabis nonché dei percorsi di accompagnamento e delle possibilità di trattamento esistenti. Si ritiene che la cannabis sia responsabile di una percentuale significativa dei nuovi accessi al trattamento della tossicodipendenza in Europa, ma la situazione sembra piuttosto eterogenea tra i paesi, in termini di situazione attuale e di prassi di segnalazione. Una recente revisione dell’EMCDDA ha rilevato una maggiore disponibilità di assistenza psicosociale, come le terapie cognitivo-comportamentali, per coloro che hanno problemi di consumo di cannabis, ma nel complesso sussiste ancora la necessità di capire meglio in che misura i consumatori di cannabis cerchino aiuto per i propri problemi e quali tipi di servizi potrebbero essere adeguati per soddisfare le esigenze in questo ambito.
Diversificazione e adulterazione
In Europa vi è anche una crescente varietà di prodotti a base di cannabis, tra cui gli estratti e le forme commestibili ad elevata potenza, che sono stati associati ad accessi ospedalieri in emergenza per tossicità acuta. Nel 2021 si è registrato un aumento generale delle segnalazioni di foglie e infiorescenze in cui sono stati trovati THC o altri cannabinoidi naturali insieme a cannabinoidi sintetici. Ciò ha alimentato la preoccupazione che i prodotti a base di cannabis, solitamente a basso contenuto di THC, vengano adulterati con potenti cannabinoidi sintetici, evidenziando l’importanza dell’analisi tossicologica per rilevare queste sostanze. Le foglie e infiorescenze adulterate possono assomigliare alla cannabis naturale e possono quindi essere vendute a consumatori ignari spacciandole per cannabis. Alcuni cannabinoidi sintetici sono estremamente potenti e sono stati collegati a casi di overdose mortali e non. Le forme commestibili a base di cannabis sono prodotti alimentari, di solito «dolci» infusi con estratto di cannabis, che dal 2021 sono diventati sempre più disponibili sul mercato europeo illecito. Questi prodotti presentano rischi perché contengono THC e potrebbero essere scambiati, soprattutto da bambini, per prodotti commerciali legittimi. Alcuni di questi prodotti commestibili sono disponibili in confezioni simili a quelle dei prodotti commerciali; inoltre, è stato riscontrato che alcuni campioni contengono cannabinoidi sintetici, il che accresce ulteriormente le preoccupazioni per la salute in questo settore.
HHC: il primo cannabinoide semisintetico compare sul mercato europeo delle sostanze illecite
La varietà nel mercato della cannabis è aumentata ulteriormente nel maggio 2022, quando in Europa è stata rilevata la disponibilità del primo cannabinoide semisintetico, l’esaidrocannabinolo (HHC). L’HHC è chimicamente simile al delta-9-tetraidrocannabinolo (delta-9-THC), la principale sostanza psicoattiva della cannabis, e sembra avere effetti sostanzialmente simili. Tuttavia, né la farmacologia né la tossicologia dell’HHC negli esseri umani sono state studiate in dettaglio. Nel corso del 2022, l’HHC è stato individuato in due terzi degli Stati membri dell’UE ed è stato commercializzato in alcuni Stati membri dell’UE e venduto come un’alternativa «legale» alla cannabis. L’HHC può essere vaporizzato o mescolato con cannabis in foglie e infiorescenze a basso contenuto di THC, che può avere aspetto e odore simili a quelli della cannabis illegale. È comparso anche nelle sostanze per «vaping» e nei prodotti alimentari. Si ritiene che l’HHC sia sintetizzato dal cannabidiolo (CBD), che a sua volta è estratto dalla cannabis a basso tenore di THC (canapa). Sin dalla sua comparsa sono stati individuati anche altri cannabinoidi semisintetici, suggerendo un interesse commerciale in questo settore. La novità rappresentata da queste forme di cannabis e la mancanza di evidenze empiriche fanno sì che vi sia una notevole incertezza circa il possibile impatto di tali sostanze sulla salute umana.
La cocaina e gli stimolanti sintetici sono diventati più importanti
Cocaina: massimo storico di disponibilità
Nel 2021 gli Stati membri dell’UE hanno sequestrato una quantità record di 303 tonnellate di cocaina. Il traffico di grandi volumi di cocaina attraverso i principali porti marittimi europei, in container di trasporto commerciale intermodale, rappresenta un importante fattore nell’elevata disponibilità di questa droga in Europa al giorno d’oggi. L’impatto dell’elevata disponibilità di cocaina si riflette nelle preoccupazioni relative a un aumento sia dei problemi di salute sia dei livelli di criminalità, compresi gli atti di violenza associati alle attività del mercato della droga. I sequestri di grandi dimensioni riflettono anche l’intensificazione degli sforzi da parte delle forze dell’ordine per interrompere il traffico attraverso i principali porti europei. Tuttavia, i gruppi di trafficanti starebbero sperimentando sempre nuovi approcci per ridurre il rischio di essere scoperti. Vi sono elementi che indicano, ad esempio, che essi si rivolgono a porti potenzialmente vulnerabili di minori dimensioni nell’Unione europea e nei paesi vicini. In Europa esiste inoltre un’industria di produzione secondaria di cocaina ben consolidata che facilita l’uso di metodi innovativi per il traffico, il che può rendere più complicata l’individuazione della cocaina nascosta nei carichi commerciali.
Crescenti evidenze dell’impatto negativo dell’elevata disponibilità di cocaina
La cocaina è ora la seconda droga più frequentemente segnalata, sia da chi entra in trattamento per la prima volta sia nei dati disponibili sugli accessi ai pronto soccorso degli ospedali sentinella per tossicità acuta da droghe. I dati disponibili suggeriscono inoltre che nel 2021 circa un quinto dei decessi per overdose fosse imputabile alla cocaina. Dati i problemi metodologici, è probabile che la mortalità associata alla cocaina sia sottovalutata nelle serie di dati attuali. Una maggiore disponibilità sembra essere associata anche ad alcuni segnali di una possibile diffusione dell’uso di cocaina in gruppi più emarginati; in alcuni paesi si riportano l’assunzione di cocaina per via iniettiva e l’uso del crack.
Stimolanti sintetici: maggiore diversificazione nel mercato delle sostanze illecite è collegata a rischi per la salute pubblica
Ai rischi per la salute sia fisica sia mentale è associato, oltre alla cocaina, il consumo di stimolanti sintetici. La maggior parte degli indicatori suggerisce che l’amfetamina rimane lo stimolante sintetico illecito di maggior consumo in Europa. Tuttavia, in questo settore il mercato della droga è sempre più diversificato e vi sono segnali che indicano come sia la metamfetamina sia i catinoni sintetici stiano contribuendo, in modo più significativo rispetto al passato, alle problematiche correlate agli stimolanti in Europa. I consumatori possono ritenere diversi stimolanti simili sotto il profilo funzionale e voler provare nuovi prodotti in base alla loro disponibilità sul mercato. Poiché gli stimolanti sintetici possono essere disponibili anche in polveri o pillole dall’aspetto simile, a volte i consumatori potrebbero non essere a conoscenza di quale particolare stimolante o miscela di stimolanti stiano consumando. Queste droghe si possono trovare anche nelle pasticche commercializzate come MDMA. In genere, gli sviluppi in questo settore implicano che le persone che fanno uso di droghe possano essere maggiormente a rischio di effetti nocivi per la salute, tra cui avvelenamenti, disturbi mentali acuti e cronici, malattie infettive e decessi, in quanto consumano, potenzialmente in maniera inconsapevole, sostanze più potenti o più innovative e adottano comportamenti ad alto rischio.
Maggiore riconoscimento del ruolo svolto dagli stimolanti nei danni associati all’assunzione di droghe per via iniettiva
Le persone che assumono droghe per via iniettiva sono maggiormente a rischio di contrarre infezioni trasmesse per via ematica o di morire per overdose. Nonostante il continuo calo del consumo di stupefacenti per via iniettiva nell’ultimo decennio in Europa, questo comportamento rimane responsabile di un livello sproporzionato del danno associato alle sostanze illecite. Storicamente, l’eroina è stata la principale droga associata al consumo per via iniettiva. Tuttavia, anche altre droghe, tra cui stimolanti e medicinali, vengono assunte più di frequente per via iniettiva, da sole o in combinazione con eroina o altri oppiacei. L’assunzione di stimolanti per via iniettiva è associata a modelli di consumo per via iniettiva ad alta frequenza ed è stata collegata a focolai di HIV locali nelle città europee. Anche l’iniezione di stimolanti sintetici, di farmaci o di crack non ben disciolti può aumentare i rischi di danni vascolari o di contrarre un’infezione batterica. L’iniezione di più droghe può anche aumentare il rischio di overdose. Comprendere i danni legati all’evoluzione dei modelli di consumo di stupefacenti per via iniettiva è pertanto fondamentale per mettere a punto interventi intesi ad attenuare i danni associati a tale comportamento.
Segnali di un aumento della volatilità nel mercato dell’MDMA, ma permangono preoccupazioni circa la disponibilità di prodotti ad alta purezza
I dati attuali suggeriscono una situazione generale relativamente stabile per quanto riguarda il consumo di MDMA, sebbene vi sia una notevole eterogeneità a livello nazionale. Tale situazione fa seguito a un periodo in cui gli indicatori del consumo di MDMA suggerivano un calo temporaneo del consumo durante le fasi iniziali della pandemia COVID-19, quando le misure di distanziamento sociale hanno modificato la vita notturna e altri eventi sociali associati al consumo di questa sostanza. L’Europa rimane un centro importante per la produzione di MDMA, sia per il consumo interno sia per l’esportazione nei mercati extra-UE. Con un contenuto di MDMA tipicamente compreso tra 161 e 173 milligrammi, la potenza complessiva delle pasticche rimane elevata rispetto a quanto registrato in passato, e questo ha generato preoccupazioni sul rischio di danni alla salute dei consumatori. Alcuni segnali recenti hanno però suggerito un possibile calo dei volumi di produzione ed è stata rilevata una leggera riduzione nel contenuto di MDMA delle pasticche. Non è chiaro se questi segnali indichino che i produttori sono alle prese con problemi di approvvigionamento di precursori chimici o se stanno passando alla produzione di altre sostanze più richieste o più redditizie o se il mercato sta rispondendo a una richiesta percepita dei consumatori verso prodotti meno potenti. Tuttavia, nel complesso, pasticche e polveri a elevata purezza sono ancora disponibili sul mercato europeo e queste informazioni sono importanti per orientare gli interventi di prevenzione e riduzione del danno in questo settore.
Maggiore diversità nella disponibilità e nell’uso di droghe
Indicazioni che la ketamina si è consolidata come droga prescelta tra alcuni gruppi di popolazione
La quantità di ketamina sequestrata e segnalata al sistema di allerta rapido dell’UE sulle nuove sostanze psicoattive varia notevolmente nel tempo, ma è rimasta a livelli relativamente elevati negli ultimi anni. Ciò, unitamente ad altre informazioni, suggerisce che la ketamina possa essere costantemente disponibile in alcuni mercati nazionali delle sostanze e che si è consolidata come droga prescelta per alcuni gruppi di popolazione. La ketamina viene comunemente assunta per inalazione, ma può anche essere iniettata. È stata collegata a vari danni acuti e cronici dipendenti dal dosaggio, che negli utilizzatori a lungo termine possono comprendere complicazioni urologiche e danni a carico della vescica. La ketamina si può trovare anche aggiunta ad altre miscele di droghe, tra cui MDMA in polvere e in pasticche. Si trova anche in miscele vendute come «cocaina rosa», un prodotto che sembra attirare un crescente interesse da parte dei consumatori. In Europa, il termine «cocaina rosa» si riferisce solitamente a miscele di ketamina con altre droghe sintetiche, come amfetamine o MDMA. Come osservato nella Relazione europea sulla droga del 2023, le persone che fanno uso di miscele di droghe possono non essere a conoscenza delle sostanze che consumano o che le interazioni tra diverse droghe possono esporle a elevati rischi per la salute.
Preoccupazioni per la salute suscitate dall’uso di protossido d’azoto tra i giovani
Una recente revisione dell’EMCDDA ha rilevato che in alcuni Stati membri dell’UE vi sono indicazioni di un aumento del consumo di protossido d’azoto, noto anche come «gas esilarante», a fini di intossicazione. Il protossido d’azoto presenta una serie di usi commerciali ed è in corso un dibattito su quanto tale sostanza sia associata a rischi negativi per la salute, in particolare negli utilizzatori sporadici. L’uso intensivo e cronico di protossido d’azoto è stato collegato a danni alla salute, tra cui avvelenamenti, ustioni e lesioni polmonari e, in alcuni casi di esposizione prolungata, danni a carico dei nervi dovuti alla carenza di vitamina B12. Inoltre, in alcune città europee, lo smaltimento delle bombolette in acciaio inossidabile è diventato un problema di dispersione dei rifiuti legati alla tossicodipendenza. Questa droga sembra essere diventata più accessibile ed economica, con una maggiore disponibilità in alcuni paesi di bombole di gas più grandi destinate a consumatori di droga per scopi ricreativi, il che può anche aumentare il rischio di danni ai polmoni a causa della maggiore pressione esercitata dal loro contenuto. Pertanto, l’insieme delle informazioni disponibili indicherebbe la presenza di una valida argomentazione che depone a favore dei servizi di prevenzione e di riduzione del danno relativi a questa sostanza. Attualmente, gli approcci normativi alla vendita e al consumo del protossido d’azoto variano da paese a paese.
Segnali che la disponibilità e la produzione di catinoni sintetici in Europa sta aumentando
Commercializzati come sostanze sostitutive di droghe quali amfetamina e MDMA, anche i catinoni sintetici, come 3-MMC e 3-CMC, sono talvolta spacciati per altre sostanze. Sebbene il numero di sequestri resti relativamente basso, in alcuni singoli sequestri, di solito provenienti dall’India, sono state riscontrate ingenti quantità di catinoni sintetici. Ciò, unitamente all’evidenza che anche i catinoni sintetici sono prodotti in Europa, è indice che queste sostanze stanno diventando sempre più disponibili in Europa, dove in futuro saranno potenzialmente in grado di svolgere un ruolo crescente nel mercato degli stimolanti. Gli sviluppi in questo settore creano anche nuove sfide in materia di attività di contrasto, ad esempio, forme chimicamente mascherate e non controllate di catinoni sintetici sono state trafficate in Europa per essere successivamente convertite in loco in catinoni controllati. Visti i volumi di precursori chimici sequestrati, è verosimile che sia in corso una produzione su larga scala per il mercato europeo e forse anche per altri mercati.
Possibili conseguenze negative del crescente interesse per il potenziale terapeutico delle droghe psichedeliche
Si registra una crescita dell’interesse, clinico e pubblico, verso il possibile uso terapeutico di alcune sostanze psichedeliche, comprese le sostanze nuove e poco conosciute. Un numero crescente di studi clinici sta indagando il potenziale di una serie di sostanze psichedeliche per il trattamento di diverse condizioni di salute mentale. Sebbene alcune ricerche sembrino promettenti, la generalizzazione in questo settore è difficile, in parte perché la ricerca è sostanzialmente ancora agli albori, in parte a causa del gran numero di sostanze chimiche in esame e in parte a causa dell’ampia gamma di condizioni oggetto di studio. Questi sviluppi hanno ricevuto una notevole attenzione da parte dei media, creando il timore che possano incoraggiare un maggiore uso sperimentale di queste sostanze senza assistenza medica, esponendo potenzialmente alcune persone vulnerabili al rischio di subire conseguenze negative. Allo stesso tempo, esistono prove di programmi non regolamentati, attuati sia nell’Unione europea sia altrove, in cui l’uso di sostanze psichedeliche fa parte integrante di un intervento incentrato sul benessere, sulla terapia o sulla spiritualità.
Sfide più complesse legate agli oppiacei
Evoluzione dei problemi causati dagli oppiacei in Europa
L’eroina rimane l’oppiaceo illecito più usato in Europa e rimane anche la droga responsabile di una elevata quota delle spese sanitarie ascrivibili al consumo di sostanze illecite. Tuttavia, i dati disponibili suggeriscono altresì che l’eroina non svolge più un ruolo centrale come un tempo e che gli oppiacei sintetici in alcuni paesi sembrano assumere un ruolo più significativo nelle problematiche correlate agli oppiacei. La quantità di eroina sequestrata dagli Stati membri dell’UE è più che raddoppiata nel 2021, raggiungendo un totale di 9,5 tonnellate, mentre la Turchia ne ha sequestrato un quantitativo record di 22,2 tonnellate. Nonostante questi grandi sequestri, sono stati registrati solo cambiamenti marginali in termini di prezzo o purezza dell’eroina al dettaglio e, nel complesso, i dati disponibili indicano che la disponibilità di eroina rimane relativamente elevata. Esistono comunque prove limitate di un aumento significativo dei consumatori di eroina trattati: gli indicatori suggeriscono che, nella maggior parte dei paesi, i consumatori di questa droga appartengono a una coorte meno giovane, molti dei quali in carico da lungo tempo a servizi per le tossicodipendenze e altri servizi di assistenza.
L’eroina riveste un ruolo meno significativo nei problemi legati agli oppiacei, ma rimane una rilevante causa di danni
Sebbene a livello globale l’eroina continui a essere coinvolta nella maggior parte dei decessi correlati agli oppiacei, il numero dei paesi in cui si verifica tale situazione è diminuito. I dati sugli accessi ai pronto soccorso per intossicazione acuta da droghe suggeriscono inoltre che, in alcune città, altri oppiacei abbiano superato l’eroina come causa degli accessi ospedalieri. L’eroina è anche diminuita in termini di importanza relativa come motivo per richiedere un trattamento specialistico per la tossicodipendenza. Sotto molti aspetti, l’osservazione secondo cui l’eroina sta svolgendo un ruolo meno centrale nelle problematiche droga-correlate può essere considerata uno sviluppo positivo, ma vi sono alcuni importanti motivi di cautela. Gli europei che fanno uso di eroina rimangono numerosi e le loro esigenze di salute e di assistenza stanno diventando sempre più complesse. La poliassunzione è diventata comune tra i consumatori di oppiacei e le interazioni tra droghe – in cui spesso l’eroina è consumata insieme ad altre sostanze – sembrano essere diventate una componente più significativa dell’aumento del rischio di danni. Inoltre, gli oppiacei sintetici consolidati e nuovi sono sempre più associati sia alla morbilità sia alla mortalità droga-correlate e, in alcuni paesi, rappresentano attualmente il principale fattore all’origine delle problematiche correlate agli oppiacei.
È necessario un supporto multidisciplinare per trattare una coorte meno giovane di consumatori di oppiacei
Le stime attuali suggeriscono che il trattamento con agonisti degli oppiacei è stato ricevuto da circa la metà delle persone che fanno uso di oppiacei ad alto rischio nell’Unione europea nel 2021, circa 511 000 (524 000 se si includono Norvegia e Turchia). Le prove disponibili suffragano il trattamento con agonisti degli oppiacei, giacché si sono osservati esiti sanitari e sociali positivi, tra cui la riduzione del rischio di mortalità. Oltre il 60 % dei pazienti in trattamento con agonisti degli oppiacei, tuttavia, ha ora un’età pari o superiore a 40 anni, mentre meno del 10 % è di età inferiore a 30 anni. Ciò significa che i servizi devono rispondere a un insieme più complesso di esigenze di assistenza sanitaria in una popolazione che sta diventando sempre più vulnerabile. Sono necessari percorsi di accompagnamento efficaci verso servizi più generici che offrano un trattamento per le condizioni associate al processo di invecchiamento. Il trattamento di questo target di persone, spesso fortemente emarginato, deve anche rispondere a una serie complessa di problemi legati non solo al consumo di sostanze, ma anche di salute mentale, isolamento sociale, occupazione e alloggio. È pertanto necessario porre maggiormente l’accento sull’istituzione di efficaci partenariati tra una pluralità di organismi con servizi sanitari e di assistenza sociale generici.
Necessità di comprendere meglio il ruolo svolto dalla poliassunzione nella mortalità da oppiacei
Gli oppiacei, di solito in combinazione con altre sostanze, rimangono le sostanze più comunemente implicate nei decessi droga-indotti. Mentre le tendenze generali dei decessi in cui sono coinvolti gli oppiacei appaiono stabili, la percentuale di decessi di consumatori di età più avanzata è in aumento. Il ruolo svolto dall’eroina nei tassi complessivi di mortalità sembra in calo in alcuni paesi. È altrettanto importante notare che raramente l’eroina viene trovata in forma isolata, a indicare che la poliassunzione è la norma. Laddove sono disponibili informazioni tossicologiche dettagliate, nei decessi in cui è implicata l’eroina, spesso, si riscontra anche la presenza di altri oppiacei e farmaci, che possono aver contribuito al decesso stesso. I decessi in cui sono coinvolti gli stimolanti, spesso insieme agli oppiacei, sembrano essere in aumento in alcuni paesi e gli stimolanti sono più comunemente coinvolti nei decessi che avvengono nelle fasce di età più giovani. È pertanto necessario riconoscere che i modelli di poliassunzione svolgono un ruolo importante nella mortalità indotta dagli stupefacenti, il che sottolinea la necessità di migliorare le informazioni tossicologiche. Le interazioni tra droghe possono anche comportare la necessità di rivedere i modelli di erogazione dei servizi; ad esempio, l’uso di stimolanti o oppiacei sintetici, in combinazione con l’eroina, ha implicazioni per l’efficacia di alcuni interventi volti a ridurre il rischio di overdose. I casi di overdose in cui sono implicati oppiacei sintetici potenti, ad esempio, possono richiedere la somministrazione di dosi multiple di naloxone, l’antagonista degli oppiacei.
Interazioni tra nuove benzodiazepine e oppiacei
Allo stato attuale, vista la mancanza di informazioni tossicologiche, il ruolo svolto dalle benzodiazepine nei decessi oppiacei-indotti non è sufficientemente compreso. Le benzodiazepine non controllate e nuove sono disponibili in Europa; tuttavia, a causa delle limitazioni dei dati risulta difficile pronunciarsi sull’entità del loro utilizzo. Le prove disponibili sono comunque sufficienti a indicare che queste sostanze possono avere conseguenze importanti per la salute, soprattutto se consumate in combinazione con altre droghe. Spesso sono molto economiche e possono essere utilizzate dai giovani in combinazione con l’alcol, provocando talvolta reazioni potenzialmente gravi per la salute o comportamenti a rischio. Sono state inoltre collegate all’aumento del rischio di mortalità per overdose da oppiacei e, stando ai dati più recenti, in alcuni paesi è aumentata la percentuale di decessi per overdose dovuti a benzodiazepine. Un esempio della complessità che attualmente può esistere nel mercato delle droghe in questo ambito viene dall’Estonia, dove di recente sono state sequestrate miscele contenenti sia il metonitazene, un nuovo oppiaceo sintetico, sia il bromazolam, una nuova benzodiazepina.
Nuovi oppiacei sintetici
I problemi droga-correlati nell’America settentrionale forniscono un esempio di come i cambiamenti nei modelli di disponibilità e consumo di oppiacei possano comportare importanti ricadute sulla salute pubblica. In questa regione del mondo, potenti derivati del fentanil hanno in larga misura soppiantato gli oppiacei da prescrizione e l’eroina, diventando la principale causa di un’epidemia di decessi oppiacei-indotti. Nuovi oppiacei sintetici sono segnalati in Europa e potrebbero diventare più comuni in alcune aree, ma attualmente i modelli di disponibilità e consumo sono molto diversi da quelli riscontrati nell’America settentrionale; i notevoli problemi riscontrati con queste droghe sono per lo più limitati ad alcuni paesi nordici e baltici. Nel 2021, gli Stati membri dell’UE hanno segnalato circa 140 decessi associati al fentanil. Si ritiene, tuttavia, che una percentuale significativa di tali decessi sia associata al fentanil destinato a usi diversi da quello medico. Se da un lato è probabile che tale dato sia sottostimato, dall’altro non è comparabile alle molte migliaia di decessi correlati al fentanil segnalati nello stesso periodo nell’America settentrionale. Ciononostante, tra il 2009 e il 2022, sono stati identificati in totale 74 nuovi oppiacei sul mercato europeo delle droghe, mentre il sistema di allerta rapido dell’UE ha ricevuto notifiche formali di un altro nuovo oppiaceo sintetico nel 2022 e di altri tre nei primi quattro mesi del 2023. La maggior parte dei nuovi oppiacei individuati negli ultimi anni non appartiene al gruppo del fentanil, bensì a quello dei benzimidazoli (nitazeni) altamente potenti. Le informazioni disponibili ottenute dai sequestri, dall’analisi del contenuto residuo di siringhe usate e dai risultati tossicologici riportati dai paesi baltici suggeriscono un aumento della disponibilità e dei danni (compresi i decessi droga-correlati) nel corso del 2022 in questi paesi, in particolare per quanto riguarda i benzimidazoli e il derivato del fentanil, il carfentanil. Recenti sequestri hanno anche permesso di trovare nuovi oppiacei sintetici in miscele contenenti una nuova benzodiazepina e la xilazina, un sedativo a uso veterinario. Queste combinazioni, note rispettivamente come «benzo-dope» e «tranq-dope», sono state segnalate anche nell’America settentrionale, dove sono state associate a un aumento del rischio di decesso per overdose. Poiché i nuovi oppiacei sintetici sono altamente potenti, una piccola quantità è sufficiente per produrre un gran numero di dosi tipo e può comportare un maggiore rischio di avvelenamento potenzialmente letale. Ciò significa che, sebbene attualmente le problematiche in questo settore siano relativamente limitate, tale gruppo di sostanze rappresenta una minaccia che potrebbe avere in futuro un impatto più significativo sulla salute e sulla sicurezza in Europa.
L’Europa deve essere preparata alle possibili implicazioni del divieto di coltivazione del papavero da oppio in Afghanistan
La maggior parte dell’eroina consumata in Europa proviene dai papaveri da oppio coltivati in Afghanistan. Nell’aprile 2022 i talebani hanno annunciato il divieto di coltivazione del papavero da oppio, sollevando la questione delle possibili ricadute sul consumo di oppiacei in Europa. Dopo la presa di potere del paese da parte dei talebani nell’agosto 2021, nel 2022 la coltivazione stimata di papavero da oppio è aumentata di quasi un terzo. Le informazioni preliminari per il 2023, tuttavia, suggeriscono che la superficie coltivata è stata ridotta in modo sostanziale. Inoltre, le misure parallele introdotte per ridurre la produzione di metamfetamina sembrano aver reso meno visibile questa forma di produzione, che potrebbe essere stata in qualche modo limitata. Sebbene siano necessarie ulteriori prove per verificare queste conclusioni, le informazioni attualmente disponibili suggeriscono la possibilità di una riduzione significativa della produzione di oppio e metamfetamina in Afghanistan nel 2023. Ciononostante, sono diversi i motivi per cui è difficile prevedere l’impatto a lungo termine del divieto di coltivazione del papavero da oppio. Le difficoltà economiche cui devono far fronte gli agricoltori del paese possono, ad esempio, rendere politicamente difficile il mantenimento di tale restrizione nel tempo. Inoltre, considerata l’esistenza di scorte e poiché di solito passano più di 12 mesi prima che il raccolto di oppio arrivi sul mercato europeo delle droghe al dettaglio sotto forma di eroina, è troppo presto per prevedere l’impatto sulla disponibilità di droga in Europa. Tuttavia, se il divieto di coltivazione dell’oppio venisse applicato e mantenuto, ciò potrebbe avere un impatto significativo sulla disponibilità di eroina. Un precedente editto anti-oppio di breve durata in Afghanistan ha portato a carenza di eroina in Europa che, in alcuni paesi, è stata associata a cambiamenti a lungo termine nei modelli di consumo di oppiacei. Ciò significa che sarebbe prudente che l’Europa sia pronta a rispondere a qualsiasi possibile impatto di un potenziale calo della disponibilità di eroina a partire dal 2024. Una possibile conseguenza potrebbe essere l’aumento della domanda di trattamento per problematiche correlate al consumo di oppiacei. Desta preoccupazione il fatto che qualsiasi carenza di eroina possa causare un aumento della domanda di oppiacei sintetici. Poiché gli sviluppi in quest’area rimangono attualmente incerti, è necessario un monitoraggio intensivo. Se si dovessero osservare dei cambiamenti, potrebbero essere necessarie misure di contenimento dei danni, che potrebbero includere l’aumento della disponibilità di trattamento, la revisione delle strategie di riduzione dei danni e l’introduzione di misure di contrasto più incisive per colpire l’offerta di oppiacei sintetici. Infine, può sussistere un rischio di ulteriori sfide in materia di sicurezza, come l’aumento dei flussi di migranti irregolari dall’Afghanistan a causa del peggioramento della situazione economica tra i poveri delle zone rurali.
Riferimenti bibliografici
Citazione raccomandata: Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (2023), Relazione europea sulla droga 2023: Tendenze e sviluppi https://www.emcdda.europa.eu/publications/european-drug-report/2023/drug-situation-in-europe-up-to-2023_it
Elementi di identificazione:
HTML: TD-02-23-150-IT-Q
ISBN: 978-92-9497-930-8
DOI: 10.2810/140380