Altri stupefacenti: la situazione attuale in Europa (Relazione europea sulla droga 2025)
Oltre alle sostanze più note disponibili sui mercati delle droghe illecite, in Europa si consumano altre sostanze con proprietà allucinogene, anestetiche, dissociative o depressive, tra cui LSD (dietilamide dell’acido lisergico), funghi allucinogeni, ketamina, GHB (gammaidrossibutirrato) e protossido di azoto. La presente pagina contiene l’analisi più recente in merito alla situazione di tali sostanze in Europa, tra cui sequestri, prevalenza e modelli di consumo, inizio del primo trattamento, danni e altro ancora.
Questa pagina fa parte della Relazione europea sulla droga 2025, la panoramica annuale dell’EUDA sulla situazione della droga in Europa.
Ultimo aggiornamento: 5 giugno 2025
Sostanze usate meno comunemente che aumentano la complessità del mercato degli stupefacenti e i rischi per la salute
Oltre alle sostanze illecite più note disponibili sui mercati delle droghe, in Europa si consumano alcune altre droghe con proprietà stimolanti, allucinogene, anestetiche, dissociative o depressive, tra cui foglie di qāt (della pianta Catha edulis), LSD (dietilammide dell’acido lisergico), funghi allucinogeni, ketamina, GHB (gammaidrossibutirrato) e protossido di azoto. Alcune di queste sostanze sembrano essersi consolidate in alcuni paesi, città o popolazioni specifiche, sebbene in generale la loro prevalenza relativa possa rimanere bassa rispetto ad altre sostanze illecite più note. Tuttavia, per una serie di ragioni metodologiche e storiche, gli attuali approcci di monitoraggio spesso non riescono a individuare modelli e tendenze nell’uso di queste sostanze meno note. Ciò rende difficile formulare osservazioni affidabili sulla prevalenza del consumo e sui danni correlati.
Una più ampia disponibilità di ketamina comporta il rischio di un aumento dei danni
Nell’Unione europea la ketamina è un medicinale autorizzato utilizzato principalmente per anestesia. Tuttavia, può essere soggetto a diversi controlli normativi a livello nazionale, come ad esempio la legislazione in materia di droghe controllate o di medicinali. Questo status giuridico differente è uno dei diversi fattori che rendono difficile il monitoraggio della disponibilità di ketamina. Ciononostante, da una serie di indicatori si evince che la ketamina sembra essere sempre più disponibile sul mercato degli stupefacenti dell’UE.
Nel 2023 la ketamina è stata sequestrata, principalmente sotto forma di polvere, in tutta l’Unione europea, ma più frequentemente in Spagna e nei Paesi Bassi in quantità maggiori, che rappresentavano quasi i tre quarti della quantità segnalata. Si ritiene che la maggior parte della ketamina sequestrata in Europa provenga dall’India. La sostanza viene generalmente importata in blocco negli Stati membri dell’UE, che hanno controlli legali meno rigorosi e poi distribuita all’interno e all’esterno dell’Unione europea. Le informazioni disponibili indicano che la produzione della droga in Europa rimane limitata. Dato l’uso della ketamina in medicina per uso umano e veterinario come anestetico e come esketamina per la depressione resistente al trattamento, il furto e l’uso della sostanza a fini diversi da quelli legittimi continuano a destare preoccupazione.
In generale esistono prove che suggeriscono che la ketamina possa essere costantemente disponibile in alcuni mercati nazionali delle sostanze e che si è consolidata come sostanza di elezione in determinati contesti. Ne è stato segnalato anche l’uso in combinazione con altre sostanze, come l’alcol e vari stimolanti. In Irlanda, ad esempio, è stata individuata la combinazione intenzionale di cocaina e ketamina nei festival musicali; inoltre sono state segnalate emergenze mediche legate alla ketamina nel 2022 e nel 2023. Nel 2023, i reparti di emergenza degli ospedali sentinella Euro-DEN in Europa hanno segnalato che la cocaina era la sostanza più frequentemente segnalata in combinazione con la ketamina nei casi di intossicazione acuta. Tale sostanza, che di solito viene assunta per inalazione ma può anche essere assunta per via parenterale, è stata collegata a vari danni acuti e cronici dipendenti dal dosaggio, tra cui tossicità neurologica e cardiovascolare, problemi di salute mentale, quali depressione, e complicazioni urologiche, come danni alla vescica dovuti all’uso intensivo o alla presenza di adulteranti. Uno studio dei Paesi Bassi che rispecchia problematiche che il crescente consumo episodico di questa droga comporta per i sistemi sanitari nel 2024, ha chiesto l’inclusione di questa sostanza in screening tossicologici di routine al fine di migliorare la diagnosi.
La ketamina può essere aggiunta anche ad altre miscele di droghe, tra cui le polveri di MDMA, con il conseguente problema del consumo involontario. La ketamina è stata rilevata anche in miscele vendute come «cocaina rosa» o «tucibi», che sono tipicamente miscele di ketamina, MDMA e una terza sostanza (come cocaina, amfetamine o nuove sostanze psicoattive). È improbabile che le miscele vendute come «cocaina rosa» o «tucibi» contengano la droga sintetica 2C-B, che viene associata a volte alla «tucibi» date le somiglianze fonetiche delle loro denominazioni. Nel 2024 almeno tre paesi hanno segnalato la presenza di «tucibi» o «cocaina rosa» nella banca dati del sistema di allerta precoce dell’UE sulle nuove droghe e la maggior parte dei casi sono stati segnalati da Spagna e Italia. La sostanza viene solitamente sequestrata sotto forma di polvere, caratterizzata dal suo colore rosa e dall’odore dolce derivato dalla colorazione degli alimenti. Nel 2023 la polizia neerlandese ha individuato diverse strutture di miscelazione e lavorazione che producono «cocaina rosa». Inoltre, le operazioni di contrasto hanno smantellato almeno due reti criminali dedite al traffico di miscele «tucibi» dalla Spagna verso destinazioni esterne all’UE.
Il numero di utenti che hanno segnalato di essere sottoposti a trattamento per problemi legati al consumo di ketamina rimane basso. Tuttavia, è aumentato da circa 300 casi segnalati nel 2018 a 1 380 nel 2023 ed è più che raddoppiato tra il 2022 e il 2023. La maggior parte di questi casi è segnalata da sei paesi, il che può riflettere la maggiore disponibilità di ketamina in alcune parti d’Europa e la potenziale mancanza altrove di opzioni di trattamento adatte a questa popolazione emergente. Inoltre, è improbabile che questo insieme di dati riunisca tutti i soggetti con problemi sanitari legati a questa droga. Ad esempio, coloro che hanno sviluppato problemi urologici potrebbero essere scarsamente rappresentati in generale. A questo proposito, è degno di nota il fatto che i Paesi Bassi abbiano istituito cliniche specializzate nel trattamento di pazienti con problemi urologici derivanti dal consumo cronico e intensivo di ketamina.
Il consumo di protossido di azoto continua a destare preoccupazione in alcuni Stati membri dell’UE
Il protossido di azoto, comunemente noto come gas esilarante, è stato collegato a vari problemi di salute, tra cui avvelenamenti, ustioni e lesioni polmonari e, in alcuni casi di esposizione prolungata, neurotossicità dovuta alla carenza di vitamina B12. Esiste, tuttavia, un dibattito sulla misura in cui questa sostanza è associata a rischi negativi per la salute, in particolare tra gli utilizzatori sporadici, sebbene, data la sua apparente crescente popolarità tra i giovani, questo sia chiaramente un ambito importante per ulteriori ricerche e controlli. In alcune città europee i contenitori di gas di protossido di azoto eliminati sono diventati una presenza relativamente diffusa e lo smaltimento dei contenitori di acciaio inossidabile più piccoli è stato individuato quale problema di smaltimento delle droghe in alcuni paesi. Una rassegna dell’EMCDDA pubblicata nel 2022 ha individuato una serie di Stati membri dell’UE, tra cui Danimarca, Irlanda, Francia, Lituania, Paesi Bassi e Portogallo, che hanno osservato segni di un aumento della disponibilità e dell’uso ricreativo o saltuario di protossido di azoto. Dati più recenti provenienti da alcuni di questi paesi, in particolare dai Paesi Bassi, indicano che da allora il consumo di protossido di azoto è diminuito. La droga è diventata più accessibile e più economica, disponibile online e con una maggiore disponibilità di bombolette di gas più grandi per scopi ricreativi. Tuttavia, anche le bombolette di grandi dimensioni possono aumentare il rischio di danno polmonare, a causa della maggiore pressione del loro contenuto; in generale, l’inalazione diretta dalle bombole di gas è associata a un maggiore rischio di danno. Il protossido di azoto ha vari usi commerciali: ad esempio, viene utilizzato dal settore della ristorazione. Gli approcci normativi alla vendita e al consumo di questa sostanza variano da un paese all’altro e in alcuni paesi il gas è legalmente disponibile per la vendita. Negli ultimi anni, diversi Stati membri dell’UE, tra cui Danimarca, Francia, Lituania, Paesi Bassi e Portogallo, hanno limitato la disponibilità di protossido di azoto. Le informazioni valutative sull’efficacia degli approcci legislativi o di altro tipo per limitare l’accesso al protossido di azoto sono limitate.
I rischi di avvelenamento legati alle nuove benzodiazepine rimangono un problema
Insonnia e ansia sono tra le patologie trattate dai medici con benzodiazepine, in quanto agiscono come depressori del sistema nervoso centrale. Tuttavia, in Europa esiste un mercato delle benzodiazepine nuove e illecite, che in alcuni casi sono prodotte da reti criminali. Le benzodiazepine non controllate e quelle nuove hanno continuato inoltre a essere disponibili in più di due terzi dei paesi europei, ma anche in questo caso sarebbero necessari approcci di monitoraggio più sofisticati per analizzare con sicurezza l’entità del loro consumo. Tuttavia, vi sono segnali secondo cui queste sostanze potrebbero avere conseguenze importanti per la salute, soprattutto se consumate in combinazione con altre droghe. Una problematica fondamentale è che l’aspetto apparentemente legittimo dei medicinali contraffatti può potenzialmente creare un falso senso di sicurezza tra i consumatori per quanto riguarda il loro consumo (cfr. la figura 8.1). In alcuni paesi le benzodiazepine continuano a essere legate a episodi di avvelenamento e overdose, che possono aumentare rapidamente, con popolazioni vulnerabili potenzialmente esposte a livelli di rischio sproporzionati. Nel corso del 2024, ad esempio, si sono verificati in Irlanda tre focolai di avvelenamento e overdose nelle carceri, i primi due dei quali riguardavano oppioidi nitazenici ad alta potenza venduti come eroina e benzodiazepine, mentre il terzo episodio ha riguardato una nuova benzodiazepina, il clobromazolam. I casi di overdose da nuovi oppioidi sintetici possono essere risolti con il naloxone, ma ciò non è possibile per quelli causati da benzodiazepine e in alcuni casi, dopo la valutazione da parte dei primi soccorritori, può essere necessaria l’ospedalizzazione, come è accaduto in Irlanda. L’Health Service Executive (Direzione dei servizi sanitari) irlandese e il servizio penitenziario irlandese hanno diffuso comunicazioni di allerta sul rischio relative alla circolazione di queste droghe (cfr. Riduzione del danno: la situazione attuale in Europa). Queste sostanze sono spesso molto economiche e possono essere utilizzate dai giovani in combinazione con l’alcol, provocando talvolta reazioni potenzialmente gravi per la salute o comportamenti a rischio. Le benzodiazepine sono state legate anche ai decessi per overdose tra i consumatori di oppioidi. Vista la mancanza di informazioni tossicologiche, il ruolo svolto dalle benzodiazepine nei decessi correlati agli oppioidi non è sufficientemente compreso. Tra il 2007 e il 2024 sono state notificate al sistema di allerta precoce dell’UE complessivamente 38 nuove benzodiazepine (figura 8.2), 19 delle quali sono apparse sul mercato degli stupefacenti nel 2023 in 22 Stati membri dell’UE, in Norvegia e in Turchia (cfr. Nuove sostanze psicoattive: la situazione attuale in Europa). Un numero limitato di nuove benzodiazepine è stato analizzato dai servizi di controllo delle tossicodipendenze nella prima metà del 2024 in tre Stati membri dell’UE. A meno che non siano integrati all’interno di un locale per il consumo controllato di stupefacenti, questi servizi non sono generalmente accessibili a sottogruppi più emarginati di persone che fanno uso di stupefacenti. Se ne avvalgono invece più generalmente persone che assumono droghe sporadicamente, spesso per eventi di vita notturna e musicali. Il monitoraggio continuo delle sostanze presenti sui mercati della droga può contribuire a individuare e rispondere rapidamente alla circolazione di lotti pericolosi di droghe e il sistema di allerta precoce dell’EUDA rimane una risorsa fondamentale in questo senso.
Fonte: HSE Emerging Drug Trends Laboratory (Laboratorio delle tendenze emergenti in materia di droga).
Il crescente interesse per i potenziali usi terapeutici delle sostanze psichedeliche solleva questioni sanitarie e normative
L’interesse pubblico e clinico per le sostanze psichedeliche continua a crescere, in particolare per quanto riguarda le loro potenziali applicazioni terapeutiche. La ricerca sulle terapie assistite da sostanze come psilocibina, MDMA, DMT e LSD per disturbi neuropsichiatrici difficili da trattare, come il disturbo da stress post-traumatico e la depressione resistente al trattamento, sta progredendo rapidamente. Si sono registrati anche alcuni sviluppi nei finanziamenti per gli studi che riguardano le sostanze psichedeliche nell’Unione europea. In Cechia, ad esempio, il piano d’azione in materia di droga 2023-2025 ha destinato finanziamenti alla ricerca sulle sostanze psichedeliche nel trattamento delle dipendenze. A livello dell’UE, all’inizio del 2024 il programma Orizzonte Europa ha erogato 6,5 milioni di EUR di finanziamenti per la ricerca sulla terapia psichedelica per disturbi mentali resistenti al trattamento nelle cure palliative. Sebbene alcune sostanze psichedeliche abbiano mostrato risultati promettenti nell’alleviare i sintomi specifici associati a questi disturbi, generalizzare in questo ambito rimane difficile, in parte a causa dell’elevato numero di sostanze oggetto di studio e in parte a causa della varietà di condizioni cliniche che vengono studiate.
Alcune giurisdizioni al di fuori dell’Unione europea hanno iniziato a regolamentare l’uso delle sostanze psichedeliche per scopi medici e terapeutici, suscitando un notevole interesse commerciale. Allo stesso tempo, i dati disponibili mostrano che sono evidenti alcuni cambiamenti nel consumo di sostanze psichedeliche in Europa. In particolare, ciò include un aumento delle pratiche non regolamentate o illegali in cui tali sostanze sono utilizzate nell’ambito di interventi mirati al benessere, alla sfera spirituale o terapeutici.
In tutti gli Stati membri dell’UE sembrano essere presenti eventi organizzati che coinvolgono sostanze psichedeliche, comprese cerimonie orientate al benessere. Queste pratiche prevedono in genere l’uso di sostanze come la psilocibina, l’ayahuasca (N,N-dimetiltriptamina o DMT) e la 5-metossi-N,N-dimetiltriptamina (5-MeO-DMT). Gli eventi spesso si svolgono in contesti di gruppo guidati da vari facilitatori, sciamani o guide. In alcuni paesi operano in modo relativamente aperto, ma in altri rimangono nascosti. Sebbene in alcuni di questi eventi si affermi di integrare elementi di supporto terapeutico, la maggior parte opera al di fuori delle strutture sanitarie formali, spesso in spazi illegali, non regolamentati o giuridicamente ambigui.
Questi sviluppi hanno sollevato preoccupazioni a livello politico. L’apparente domanda crescente di queste pratiche psichedeliche può riflettere un interesse pubblico più ampio verso approcci alternativi alla salute mentale e all’autosviluppo. Tuttavia, queste pratiche emergenti comportano dei rischi, in particolare per le persone vulnerabili e per quelle che soffrono di disturbi mentali preesistenti. Ciò, unitamente alla mancanza di migliori pratiche basate sulla ricerca o di linee guida standardizzate, complica ulteriormente le problematiche legate alla sicurezza e alla sorveglianza.
Se le pratiche psichedeliche organizzate e non regolamentate continueranno a diffondersi, una sfida fondamentale per i decisori politici e i professionisti sanitari consisterà nel comprendere meglio la portata e l’impatto di queste attività, nonché i rischi per la salute associati e le risposte per la riduzione dei danni. Il rafforzamento degli sforzi di monitoraggio sarà fondamentale per affrontare l’evoluzione del panorama dell’uso di sostanze psichedeliche in Europa. Una recente pubblicazione dell’EUDA affronta il tema dell’uso terapeutico delle sostanze psichedeliche.
Principali dati e tendenze
Prevalenza e modelli di consumo di altre sostanze stupefacenti
- Dalle più recenti indagini nazionali tra i giovani adulti (di età compresa tra 15 e 34 anni) emergono stime di prevalenza per l’LSD e i funghi allucinogeni pari o inferiori all’1 %, relativamente all’ultimo anno. Tra le eccezioni per i funghi allucinogeni figurano la Cechia (3,8 % nel 2023), la Finlandia (2,7 % nel 2022), l’Estonia (2,6 % nel 2023, fascia di età 16-34 anni), i Paesi Bassi (2,2 % nel 2023), la Francia (2,0 % nel 2023, fascia di età 18-34 anni), la Danimarca (1,7 % nel 2023, fascia di età 16-34 anni) e la Germania (1,1 % nel 2021). Le eccezioni per l’LSD comprendono la Cechia (2,6 % nel 2023), l’Irlanda (2,4 % nel 2019), l’Estonia (2,3 % nel 2023, fascia di età 16-34 anni), la Francia (1,6 % nel 2023, 18-34 anni), la Germania (1,5 % nel 2021, 18-34 anni), la Lettonia (1,4 % nel 2020), la Finlandia (1,3 % nel 2022) e la Danimarca (1,1 % nel 2023).
- Le stime recenti sulla prevalenza nell’ultimo anno del consumo di ketamina tra i giovani adulti (15-34 anni) vanno dallo 0,8 % in Romania (2019) al 3,2 % nei Paesi Bassi (2023).
- L’indagine ESPAD del 2024 nelle scuole ha stimato che, tra gli studenti di 15-16 anni nell’Unione europea, il consumo nell’arco della vita di LSD e altri allucinogeni variava tra lo 0,7 % e il 6,8 % e tra lo 0,3 % e il 3,4 % per il GHB.
- Tra le persone intervistate nell’indagine web europea sulle droghe nel 2024, un’indagine non rappresentativa sulle persone che fanno uso di droghe, il 18 % di coloro che avevano fatto uso di droghe negli ultimi 12 mesi aveva consumato funghi allucinogeni, il 14 % ha riferito di aver consumato ketamina, il 10 % LSD o altri allucinogeni, l’8 % protossido di azoto e il 3 % GHB/GBL (acido gamma-idrossibutirrico/gamma-butirrolattone) e «tucibi». Tra coloro che hanno consumato ketamina, il 97 % l’ha per lo più sniffata e ha fatto uso di polveri/cristalli. In media, sono stati consumati 0,3 grammi al giorno. Per quanto riguarda la potenziale portata del policonsumo di sostanze associato, solo l’11 % degli intervistati ha dichiarato di consumare ketamina senza un’altra sostanza, tra cui tabacco e alcol; un terzo l’aveva consumata assieme a MDMA/ecstasy e un quarto con cannabis in foglie. Tra i partecipanti che avevano fatto uso di ketamina, l’80 % ha riferito di averla consumata per «sentirsi su di giri/divertirsi» e un terzo «per curiosità/per sperimentare».
- Nel 2024 sono stati segnalati livelli relativamente bassi di residui di ketamina nelle acque reflue comunali in 82 città, con i carichi di massa più elevati rilevati in alcune città di Belgio, Paesi Bassi, Ungheria e Norvegia (figura 8.3). Tra le 42 città con dati disponibili per il 2023 e il 2024, in 14 è stato osservato un aumento (di almeno il 10 %), in 15 la situazione è stata relativamente stabile e in 13 si è osservato un calo.
Prese in carico per consumo di ketamina
- Sono stati osservati aumenti nel numero di utilizzatori che si sono sottoposti a trattamento per problemi legati al consumo di ketamina in Belgio, Germania, Italia e Paesi Bassi nel 2023 e in Francia e Spagna nel 2022 (dati più recenti), con un aumento complessivo da 289 nel 2018 a circa 1 329 consumatori nel 2023 in tali paesi.
Danni correlati al consumo di altre sostanze stupefacenti
- Il GHB/GBL è stato la quinta droga più frequentemente segnalata dalla rete degli ospedali Euro-DEN Plus nel 2023. Nel complesso, nel 2023 è stata segnalata da 13 servizi di emergenza in nove Stati membri dell’UE e in Norvegia. La sostanza è stata coinvolta nel 3,8 % circa degli accessi (media) nei 22 ospedali partecipanti dei 15 Stati membri dell’UE e della Norvegia che hanno segnalato dati per il 2023. Gli ospedali con le percentuali più elevate di casi di consumo di GHB/GBL si trovavano a Oslo (44 %), Utrecht (26 %), Barcellona (22 %), Tallinn (17 %) e Gand (16 %) (figura 8.4). Il consumo di alcol è stato osservato in un terzo dei casi di assunzione di GHB/GBL per i quali erano disponibili tali dati. Uno su sei (16 %) dei casi segnalati di GHB/GBL è entrato in terapia intensiva.
- Nel 2023 la ketamina è stata segnalata da 13 ospedali della rete Euro-Den Plus in nove Stati membri dell’UE e in Norvegia ed è stata coinvolta in circa l’1,8 % degli accessi (media) nei 22 ospedali che hanno riferito dati relativi al 2023. Nel 2023 quasi due casi su tre (63 %) avevano un’età compresa tra 25 e 45 anni, tre quarti (75 %) erano di sesso maschile. La metà di tutti i casi ha effettuato l’accesso ai servizi di emergenza il sabato e la domenica. Il consumo di alcol è stato osservato in poco più della metà (55 %) dei casi con assunzione di ketamina per i quali tali dati erano disponibili. Circa il 4,5 % dei casi che hanno segnalato il consumo di ketamina è entrato in terapia intensiva.
- Nel 2023 il protossido di azoto è stato segnalato negli accessi ospedalieri per intossicazione acuta da stupefacenti ai servizi di emergenza di sei ospedali sentinella in cinque Stati membri dell’UE e in Norvegia. I casi segnalati erano giovani (età media, 21 anni), più frequentemente maschi (62 %), che avevano effettuato l’accesso nei giorni feriali (60 %). In tre dei sei ospedali, la cannabis è stata la sostanza segnalata più di frequente, nella combinazione con protossido di azoto. Il consumo di alcol è stato osservato in poco meno di un quinto dei casi con assunzione di protossido di azoto per i quali tali dati erano disponibili.
- Nel 2023 l’LSD è stato segnalato da 17 ospedali della rete Euro-Den Plus in 13 Stati membri dell’UE e in Norvegia ed è stato coinvolto in circa l’1,4 % degli accessi (media) in tutti gli ospedali che hanno riferito dati. Quasi tutti i casi (94 %) erano costituiti da uomini; l’età media era di 23,5 anni. Il consumo di alcol è stato osservato in un quarto dei casi di assunzione di LSD per i quali erano disponibili tali dati.
Dati di mercato per altre sostanze stupefacenti
I sequestri di sostanze allucinogene e dissociative non sono monitorati in modo coerente in tutta Europa. Diversi sistemi di monitoraggio dell’EUDA forniscono le limitate informazioni disponibili, che sono incomplete, divergenti e difficili da generalizzare. Tra le fonti che contribuiscono ai dati qui presentati figurano il sistema di allerta precoce dell’UE sulle nuove sostanze psicoattive, i sistemi nazionali di segnalazione e, per il controllo delle droghe, la rete Trans-European Drug Information network (rete transeuropea di informazioni sulla droga, TEDI).
- Nel 2023 sono stati segnalati in Europa quasi 2 000 sequestri di LSD, per un totale di 361 900 unità e quasi 1 kg e 1 litro (tabella 8.1). Ventiquattro paesi hanno segnalato 3 750 sequestri di funghi allucinogeni, per un totale di 333 chilogrammi. Diciassette paesi hanno segnalato 145 sequestri di DMT, per un totale di 36,2 kg, principalmente in Portogallo (26,7 kg) e 17,1 litri (Portogallo 16,01 litri; Svezia 1,06 litri).
- Nel 2023 i sequestri di ketamina segnalati al sistema di allerta precoce dell’UE sono stati pari a 2,7 tonnellate di polveri (2,8 tonnellate nel 2022); i Paesi Bassi hanno sequestrato il 72 % del quantitativo totale. Dal 2017 i sequestri di ketamina si sono aggirati su livelli superiori a 0,5 tonnellate (figura 8.5), mentre il numero di sequestri di ketamina è raddoppiato (figura 8.6).
- Nel 2023 sono stati smantellati sei laboratori di ketamina nell’Unione europea. Questi siti erano dedicati in genere alla cristallizzazione delle polveri sfuse di ketamina.
- Su 704 campioni inviati come ketamina ai servizi di controllo delle tossicodipendenze in 10 Stati membri dell’UE, il 91 % (639) conteneva solo la sostanza prevista senza adulteranti, con una purezza media dell’86 %. Ciò rispecchia probabilmente l’aumento della disponibilità della droga e il suo acquisto intenzionale da parte dei consumatori. Sempre nella prima metà del 2024, sei servizi di controllo delle tossicodipendenze in sei Stati membri dell’UE hanno segnalato 74 campioni della miscela «tucibi», contenente ketamina e altre sostanze, in genere MDMA, cocaina o un catinone. Ciò rispecchia il fatto che anche i consumatori cercano intenzionalmente di acquistare miscele di droghe contenenti ketamina.
- Continuano a essere segnalati al sistema di allerta precoce dell’UE campioni di miscele contenenti ketamina, MDMA e cocaina a livelli comparabili agli anni precedenti, per lo più da parte della Spagna. Sembra che alcune di queste vengano vendute come «cocaina rosa» o «tucibi».
- Nel 2023, 15 Stati membri dell’UE hanno riferito 944 sequestri della droga psichedelica 2C-B, per un totale di 3 685 compresse o unità, pari a 18,6 kg.
- Diciotto paesi europei hanno riferito 1 269 sequestri di GHB o del suo precursore GBL, per un totale di 51,5 kg e quasi 740 litri. Il GBL ha molti scopi industriali, il che rende i dati difficili da interpretare.
- Nel 2023, 11 paesi europei hanno segnalato 256 sequestri di qāt per un totale di 15 tonnellate (30 tonnellate nel 2022); i quantitativi più ingenti sono stati sequestrati in Francia, Germania, Svezia, Italia e Danimarca.
- Nel 2023 gli Stati membri dell’UE hanno segnalato al sistema di allerta precoce dell’UE 531 sequestri di nuove benzodiazepine, pari all’1,5 % circa del numero totale di sequestri di nuove sostanze psicoattive. Delle 38 nuove benzodiazepine segnalate al sistema di allerta precoce, 19 sono state individuate in sequestri di stupefacenti in 22 Stati membri dell’UE, in Norvegia e in Turchia nel 2023.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel documento congiunto EUDA-Europol EU Drug Markets: In-depth analysis (I mercati della droga nell’UE: analisi approfondita) e nel documento dell’EUDA Health and social responses to drug problems (Risposte sanitarie e sociali ai problemi di droga).
Dati fonte
La serie completa di dati fonte della Relazione europea sulla droga 2025, compresi i metadati e le note metodologiche, è disponibile nel catalogo dei dati dell’Agenzia.
Di seguito è disponibile un sottoinsieme di questi dati, utilizzato per generare infografiche, grafici e altri contenuti analoghi in questa pagina.
