MDMA: l’attuale situazione in Europa (Relazione europea sulla droga 2024)

cover of the European Drug Report 2024: MDMA

L’MDMA è una droga sintetica chimicamente correlata alle amfetamine, ma con effetti in certa misura differenti. In Europa l’assunzione di MDMA è stata generalmente associata a modelli di consumo occasionali nel contesto della vita notturna e del divertimento. La presente pagina contiene l’analisi più recente della situazione relativa all’MDMA in quanto droga in Europa, tra cui la prevalenza del consumo, i sequestri, il prezzo, la purezza e altro ancora. 

Questa pagina fa parte della Relazione europea sulla droga 2024, la panoramica annuale dell’EMCDDA sulla situazione delle droghe in Europa.

Ultimo aggiornamento: 11 giugno 2024

Segnali di un aumento della produzione di MDMA in Europa: persistenti rischi per la salute posti da prodotti ad alta potenza

L’MDMA è una droga sintetica chimicamente correlata alle amfetamine, ma con effetti in certa misura differenti. In Europa l’assunzione di MDMA è stata generalmente associata a modelli di consumo occasionali nel contesto della vita notturna e del divertimento. In base ai dati desunti dalle indagini, l’MDMA è il secondo stimolante illecito più comunemente utilizzato in Europa, dopo la cocaina. Il suo consumo è sembrato diminuire temporaneamente durante le prime fasi della pandemia di COVID-19, ma è ripreso quando sono state abolite le misure di distanziamento sociale. I dati disponibili più recenti permetterebbero di ipotizzare che la situazione attuale sia relativamente stabile in termini di consumo annuale, sebbene a livello nazionale sia relativamente eterogenea, con alcuni possibili segnali di un leggero aumento del consumo in alcuni paesi. Quasi due terzi delle città europee che hanno effettuato analisi delle acque reflue hanno riscontrato un aumento dei residui di MDMA tra il 2022 e il 2023.

Produzione europea per un mercato mondiale dell’MDMA

La produzione di MDMA avviene notoriamente in Europa, a fini sia di consumo interno sia di esportazione verso mercati di paesi terzi. L’Europa è riconosciuta come un’importante fonte mondiale di approvvigionamento di questa sostanza. Quanto alla produzione, si ritiene che sia concentrata per la maggior parte nei Paesi Bassi o Stati limitrofi. È sempre difficile monitorare le tendenze in termini di produzione di sostanze illecite, ma si riscontrano ora possibili indizi di un aumento dei livelli di produzione di MDMA in Europa, dopo un recente periodo in cui i volumi di produzione erano considerati in calo. Il numero di laboratori di MDMA smantellati nell’Unione europea è salito a 48 nel 2022 (25 nel 2021), mentre i sequestri del precursore chimico controllato a livello internazionale PMK (piperonil-metil-chetone) e dei suoi derivati glicidici per la produzione di MDMA sono aumentati notevolmente nel 2022, attestandosi a 19,9 tonnellate (2,6 nel 2021). Nel 2022 sono stati sequestrati anche quantitativi ingenti di sostanze chimiche alternative. Tali segnalazioni di un aumento dei sequestri di precursori dell’MDMA e di sostanze chimiche alternative, cui si aggiungono informazioni sulle esportazioni di MDMA, potrebbero essere indice di un aumento della produzione di tale droga per i mercati mondiali e di una ripresa generale a seguito del calo collegato alla pandemia di COVID-19. Tuttavia, non tutti i dati recenti corroborano questa ipotesi. Nel 2022 i quantitativi di MDMA sequestrati nell’Unione europea sono diminuiti di un quarto per le compresse e sono risultati leggermente in calo per la forma in polvere. Il contenuto di MDMA nelle compresse e la purezza della forma in polvere hanno continuato a diminuire nel 2022, dopo un picco pre-pandemico nel 2019; ad esempio, negli ultimi anni si è osservato un calo del contenuto di MDMA nelle compresse di ecstasy in alcuni importanti paesi di origine, in particolare i Paesi Bassi.

Persistenti preoccupazioni relativamente alla potenza dei prodotti a base di MDMA

Nonostante vi siano le indicazioni del fatto che il contenuto di MDMA nelle compresse di ecstasy stia diminuendo, attestandosi di solito sui 140 -157 milligrammi, la potenza complessiva di quelle disponibili sul mercato al dettaglio rimane elevata rispetto agli standard storici. La disponibilità di prodotti più potenti aumenta potenzialmente il rischio di esiti avversi per la salute associati al consumo di questa sostanza.

Le compresse di MDMA sono generalmente disponibili in molte forme e con una varietà di stampi, spesso riproduzioni colorate di loghi di marchi. Oltre alle polveri e alle compresse, negli ultimi anni sono stati segnalati in alcuni paesi, quali Belgio e Cechia, prodotti a base di MDMA più innovativi, come i prodotti edibili (caramelle, gelatine e lecca-lecca). Come per le forme edibili della cannabis, anche per questi prodotti è difficile regolare il dosaggio voluto, con conseguente aumento del rischio di consumo involontario, soprattutto da parte di minori.

In Europa il consumo di MDMA è menzionato raramente come motivo di presa in carico mediante trattamento della tossicodipendenza, ma talvolta al consumo di questa sostanza sono associate intossicazioni acute e decessi. Alcuni paesi, tra cui la Germania, nel 2022 hanno segnalato un ridotto numero di decessi da stupefacenti correlati a MDMA, mentre la Turchia rimane l’unico paese a registrare numeri più elevati, per motivi che non sono chiari. Il consumo di MDMA continua pertanto a rappresentare un problema importante per le comunicazioni e gli interventi in materia di prevenzione e riduzione dei danni. Le misure solitamente introdotte in questo settore includono la comunicazione del rischio posto dai prodotti ad alta potenza e l’emanazione di linee guida per un uso più sicuro, oltre all’erogazione di servizi in locali aperti ai consumatori (il cosiddetto «drop-in») e, in alcuni paesi, servizi di analisi delle compresse, in cui i consumatori possono far analizzare la composizione delle sostanze.

Sebbene anche in questo caso sia difficile generalizzare a causa dei limiti della portata nazionale ed europea, dalle informazioni disponibili provenienti dai servizi di controllo delle tossicodipendenze si evince che i prodotti a base di MDMA sono generalmente meno soggetti ad adulterazione rispetto ad altre sostanze illecite esaminate nel 2022. Tuttavia, si segnalano anche adulterazioni, come dimostra il rilevamento occasionale di catinoni sintetici nelle compresse di MDMA. Tali miscele di sostanze stupefacenti, che sono state segnalate al sistema di allerta precoce dell’UE in quanto vendute ai consumatori come MDMA, possono anche aumentare il rischio che questi ultimi lamentino effetti avversi imprevisti e danni potenziali.

Ulteriori informazioni dettagliate sull’MDMA sono disponibili nel documento congiunto EMCDDA-Europol I mercati della droga nell’UE: un’analisi approfondita e nella relazione dell’EMCDDA Stimolanti: risposte sanitarie e sociali.

Principali dati e tendenze

Prevalenza del consumo di MDMA

  • Le indagini condotte da 26 paesi dell’UE tra il 2015 e il 2023 indicano che 2,2 milioni di giovani adulti (tra i 15 e i 34 anni) hanno assunto MDMA nell’ultimo anno (il 2,2 % di questa fascia di età), a fronte del 2,3 % (1,1 milioni) dei soggetti di età compresa tra i 15 e i 24 anni (per i dati dell’indagine cfr. figura 5.1).
  • Dei 13 paesi che hanno condotto indagini dal 2021 e comunicato gli intervalli di confidenza, quattro hanno segnalato stime più elevate rispetto all’indagine precedente, mentre nove hanno comunicato stime stabili.
Figura 5.1. Prevalenza del consumo di MDMA («ecstasy») in Europa

Il presente visualizzatore di dati consente di osservare i nostri dati sulla prevalenza del consumo di MDMA per periodo di riferimento e per fascia di età. È possibile accedere ai dati per paese facendo clic sulla mappa o selezionando un paese dal menu a discesa.

Note

I dati sulla prevalenza riportati in questa sede si basano su indagini tra la popolazione generale trasmesse all’EMCDDA dai punti focali nazionali. Per i dati e le informazioni metodologiche dettagliate più recenti si rimanda al Bollettino statistico 2024: prevalenza del consumo di droghe.

I grafici dei dati più recenti di un paese si basano su studi effettuati tra il 2013 e il 2023.

Stime di prevalenza per la popolazione generale: 18-64 e 18-34 anni per Francia, Germania, Grecia, Italia e Ungheria; 16-64 e 16-34 per Danimarca, Estonia e Norvegia; 18-65 per Malta; 17-34 per la Svezia.

  • Delle 69 città che dispongono di dati sui residui di MDMA nelle acque reflue comunali relativamente al 2022 e 2023, 42 hanno riferito un incremento, 11 una situazione stabile e 16 un calo (figura 5.2). Tutte le 10 città con dati relativi a entrambi gli anni hanno registrato carichi di massa di MDMA più elevati nel 2023 rispetto al 2011.
Figura 5.2. Residui di MDMA rilevati nelle acque reflue in una selezione di città europee: i dati più recenti

Rosso = aumento | Verde = diminuzione | Giallo = stabile rispetto al valore precedente | Blu = nessun dato precedente

Quantità media giornaliera di MDMA in milligrammi per 1 000 abitanti. I campioni sono stati prelevati nell’arco di una settimana nei mesi di marzo e maggio 2023.
Tenendo conto degli errori statistici, in questa figura i valori che differiscono di meno del 10 % dai precedenti sono considerati stabili.
Fonte: Sewage Analysis Core Group Europe (SCORE)
Per il set completo di dati e l’analisi, cfr. Analisi delle acque reflue e stupefacenti: uno studio europeo su più città.

Decessi e accessi ospedalieri correlati a MDMA

  • L’MDMA è segnalato in un ridotto numero di decessi da stupefacenti (meno di 1 caso su 20 nella maggior parte dei paesi). In Germania, ad esempio, nel 2022 è stato citato in una overdose mortale su 25 casi, la maggior parte dei quali era caratterizzata dalla presenza di più droghe. Fa eccezione la Turchia, in cui è stato individuato MDMA in quasi un decesso da stupefacenti su cinque (46 su 246 nel 2022). Rispetto all’Unione europea e alla Norvegia, in Turchia la maggior parte dei decessi da stupefacenti interessa persone più giovani, prevalentemente maschi, con una maggiore probabilità che si tratti di stimolanti piuttosto che di oppioidi.
  • L’MDMA è stato la sesta droga più frequentemente segnalata dalla rete degli ospedali Euro-DEN Plus nel 2022, con segnalazioni di 19 centri sentinella nel 2022 e una stima (mediana) del 4,7 % degli accessi ai 23 centri che hanno riferito dati per tale anno. Nella maggior parte dei casi segnalati è stato consumato anche alcol. Le droghe più comunemente riscontrate in associazione con l’MDMA sono state cocaina e cannabis, e in alcuni centri anche GHB/GBL, amfetamina e catinoni sintetici.
  • Nel 2022 la percentuale di accessi per intossicazione acuta correlata a MDMA è aumentata rispetto a quella relativa ad altre sostanze nonché all’anno precedente (oppure l’MDMA è stato segnalato per la prima volta) in 10 degli ospedali della rete Euro-DEN. In 5 ospedali questa percentuale è diminuita, mentre in 4 è rimasta stabile.
  • Solo negli ospedali sentinella di Belgio, Francia e Paesi Bassi l’MDMA è stato associato a più di un accesso su 10.
  • Nella metà degli ospedali della rete Euro-DEN, nel 2022 almeno tre su quattro accessi per MDMA interessavano uomini, almeno quattro su 10 riguardavano giovani di età inferiore ai 25 anni e in meno del 3 % l’MDMA era l’unico stupefacente segnalato. È stato co-ingerito alcool in almeno due casi su tre, mentre le droghe più frequentemente segnalate negli accessi per MDMA sono state cocaina e amfetamina.

Dati di mercato relativi all’MDMA

  • Nel 2022 gli Stati membri dell’UE hanno segnalato 14 500 sequestri di MDMA (10 000 nel 2021), pari a 1,2 tonnellate della sostanza in polvere (1,6 nel 2021) e a 2,5 milioni di compresse (3,5 nel 2021). Sempre nel 2022 la Turchia ha sequestrato cinque milioni di compresse di MDMA (7,6 milioni nel 2021) (figura 5.3).
  • Nel 2022 sei Stati membri dell’UE hanno riferito di aver smantellato 48 laboratori di MDMA (25 nel 2021): il Belgio ne ha segnalati 27 (otto nel 2021), i Paesi Bassi 13, la Spagna 5 e Francia, Polonia e Svezia ne hanno segnalato uno ciascuno.
  • I sequestri di precursori di MDMA sono aumentati a 20,5 tonnellate nel 2022 (dalle 7,1 del 2021). Nel 2022 sono stati riferiti sequestri del precursore PMK e dei suoi derivati glicidici per 19,9 tonnellate (2,6 nel 2021). Sono stati segnalati anche sequestri di sostanze chimiche alternative per la produzione di MDMA: nel 2022 sono stati sequestrati quantitativi minori di MAMDPA (37 kg, rispetto alle 4,5 tonnellate del 2021).
  • Sebbene elevato rispetto agli standard storici, il contenuto medio di MDMA nelle compresse ha continuato a diminuire nel 2022 rispetto al picco del 2019, mentre la purezza della forma in polvere è rimasta stabile rispetto al 2021. Le compresse di MDMA sequestrate in Europa contenevano in media tra 140 e 157 milligrammi di MDMA (161-173 mg nel 2021) e la purezza media dell’MDMA in polvere sequestrato variava dal 46 % al 100 % (42-100 % nel 2021): la metà dei paesi ha comunicato valori compresi tra il 66 e l’87 % (69-85 % nel 2021). I Paesi Bassi hanno tuttavia segnalato un contenuto medio di MDMA inferiore nelle compresse di ecstasy (130 mg per compressa).
Figura 5.3. Mercato dell’MDMA in Europa

UE+2: Stati membri dell’UE più Norvegia e Turchia.

Prezzo e purezza: valori medi nazionali – intervallo minimo, massimo e interquartile I paesi variano in base all’indicatore.

  • Nella prima metà del 2023 il quantitativo medio per compressa di MDMA testata dai servizi di controllo delle tossicodipendenze in 18 città di cinque Stati membri dell’UE era pari a 134 milligrammi (139 nello stesso periodo del 2022). La purezza media della polvere di MDMA segnalata era dell’80 % (78 % nella prima metà del 2022) (cfr. figura 5.4).
  • Nel 2023 è stato testato un totale di 1 541 campioni venduti come MDMA per verificare la presenza di adulteranti psicoattivi da 12 servizi di controllo delle tossicodipendenze in nove Stati membri dell’UE. L’MDMA era l’unica sostanza psicoattiva in 1 325 campioni, mentre i restanti 216 campioni ne contenevano almeno un’altra. Di queste, i catinoni sintetici sono stati i più frequentemente individuati e hanno rappresentato il 44 % di tutti gli adulteranti psicoattivi individuati in campioni venduti come MDMA (figura 5.5). I catinoni sintetici sono stati segnalati dai servizi di nove Stati membri (rispetto ai quattro del 2022) e tutti i 12 servizi hanno riferito il rilevamento di tali sostanze in almeno un campione di MDMA. I catinoni sintetici più frequentemente individuati nei prodotti a base di MDMA nel 2023 sono stati 3-CMC, 4-CMC, 3-FEA, 3-MMC e dipentilone.
Figura 5.4 a. Purezza dei campioni di MDMA in polvere sottoposti ai servizi di controllo delle tossicodipendenze nel 2022 e nel 2023 (percentuale)
Figura 5.4b. Contenuto dei campioni di compresse di MDMA sottoposti ai servizi di controllo delle tossicodipendenze nel 2022 e nel 2023 (percentuale)

Fonte: Rete transeuropea di informazioni sulla droga (Trans-European Drug Information, TEDI). Dati provenienti dai servizi di controllo delle tossicodipendenze di 18 città in 10 paesi dell’UE acquisiti tra gennaio e giugno del 2022 e del 2023. Vi sono incluse solo le città che hanno trasmesso 10 o più campioni.

Figura 5.5. Adulteranti psicoattivi individuati in campioni venduti come MDMA a consumatori e testati da 12 servizi europei di controllo delle tossicodipendenze nel 2023

Complessivamente sono stati individuati 226 adulteranti.

Dati fonte

La serie completa di dati fonte della relazione europea sulla droga 2024, compresi i metadati e le note metodologiche, è disponibile nel catalogo dei dati dell’Agenzia.

Di seguito è disponibile un sottoinsieme di questi dati, utilizzato per generare infografiche, grafici e altri contenuti della presente pagina.

Tabelle di dati sulla prevalenza del consumo di stupefacenti comprendenti indagini sulla popolazione generale e analisi delle acque reflue (tutte le sostanze)

Tabelle di dati specifiche per l’MDMA


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