Cannabis: situazione attuale in Europa (Relazione europea sulla droga 2024)

La cannabis resta di gran lunga la sostanza illecita più comunemente consumata in Europa. La presente pagina contiene l’analisi più recente in merito alla situazione relativa alla cannabis in quanto droga in Europa, tra cui la prevalenza del consumo, la richiesta di trattamento, i sequestri, il prezzo e la purezza, i danni e altro ancora.
Questa pagina fa parte della Relazione europea sulla droga 2024, la panoramica annuale dell’EMCDDA sulla situazione delle droghe in Europa.
Ultimo aggiornamento: 11 giugno 2024
Rimane prioritario comprendere le implicazioni politiche e pratiche dei cambiamenti nel mercato europeo della cannabis
La cannabis resta di gran lunga la sostanza illecita più comunemente consumata in Europa. Le indagini nazionali sul consumo di cannabis indicano che, complessivamente, circa l’8 % degli adulti europei (22,8 milioni di persone di età compresa tra 15 e 64 anni) ne ha consumata nell’ultimo anno. Tuttavia sia il livello sia le tendenze del consumo segnalati nei recenti dati nazionali appaiono eterogenei (cfr. Prevalenza e modelli del consumo di cannabis in Europa di seguito). Allo stesso tempo, è in corso un dibattito su quali siano le risposte più adeguate al consumo di questo stupefacente e alcuni paesi stanno modificando il loro approccio normativo. Si osservano inoltre sviluppi significativi sul mercato della cannabis. Nel complesso, quanto sopra significa che permane un’urgente necessità di comprendere meglio i potenziali danni associati ai diversi modelli di consumo di cannabis e le relative implicazioni in termini di politiche e di prassi.
Necessità di capire meglio quali sono le risposte efficaci
Si stima che circa l’1,3 % degli adulti nell’Unione europea (3,7 milioni di persone) faccia uso quotidiano o quasi quotidiano di cannabis, una categoria che ha le maggiori probabilità di andare incontro a problemi associati a questa sostanza. Il consumo di cannabis può causare o aggravare una serie di problemi di salute fisica e mentale, tra cui sintomi di disturbi respiratori cronici, dipendenza e sintomi psicotici. Inoltre, alcuni studi hanno riscontrato che il consumo regolare di cannabis può essere associato a risultati scolastici poco soddisfacenti e a un maggiore rischio di incorrere in problemi con la giustizia penale. Tali problematiche sono maggiormente associate all’inizio precoce del consumo, ai prodotti ad alta potenza e a modelli di consumo più regolari e a lungo termine.
Permane, tuttavia, la necessità di comprendere meglio i tipi di problemi riscontrati dai consumatori di cannabis nonché quali potrebbero essere i percorsi di presa in carico adeguati e le opzioni terapeutiche efficaci per tali persone. In base ai dati disponibili, più di un terzo di tutti gli accessi ospedalieri per trattamento della tossicodipendenza in Europa è collegato alla cannabis. È un risultato difficile da interpretare, in parte a causa dell’ampia varietà di interventi a favore dei consumatori di cannabis, tra i quali possono esservi misure di breve durata o prese in carico dirette da parte del sistema di giustizia penale. È necessario dell’ulteriore lavoro per comprendere meglio i tipi di servizi offerti alle persone che segnalano problemi dovuti al consumo di cannabis. Tuttavia, dalle informazioni esistenti si evince che sono comunemente proposti trattamenti psicosociali, come la terapia cognitivo-comportamentale, e che gli interventi sanitari da remoto stanno diventando sempre più disponibili.
La valutazione del rischio di danni in tale settore è complicata dalla gamma apparentemente crescente di prodotti a base di cannabis potenzialmente a disposizione dei consumatori, tra cui prodotti edibili e ad alta potenza e vari derivati di tale droga. Questa diversità può avere implicazioni in termini di rischio che una persona vada incontro a problemi dovuti al proprio consumo di cannabis ed è pertanto un settore che richiede una maggiore attenzione per la ricerca e la regolamentazione.
Nel complesso, il numero di persone che hanno segnalato di essere prese in carico per la prima volta e di seguire un trattamento per problemi di cannabis è rimasto relativamente stabile fino al 2019, prima di diminuire durante la pandemia e di mantenersi a livelli inferiori a quelli pre-pandemici per tutto il 2022 nella maggior parte degli Stati membri dell’UE (cfr. Presa in carico per consumo di cannabis di seguito). Tuttavia, la qualità dei dati e i problemi in termini di portata degli studi fanno sì che questa osservazione debba essere interpretata con cautela.
Ipotizzabile in base ai sequestri una diversificazione delle rotte del traffico
Complessivamente, nel 2022 i sequestri di prodotti a base di cannabis hanno continuato ad attestarsi a livelli storicamente elevati, un dato da cui si evince l’elevata disponibilità di questa sostanza (cfr. Dati sul mercato della cannabis di seguito). Tuttavia, la quantità complessiva di resina di cannabis sequestrata nell’Unione europea è diminuita notevolmente, in gran parte a causa di un calo dei sequestri segnalati dalla Spagna. È possibile che tale diminuzione rispecchi un adattamento delle rotte di approvvigionamento da parte dei trafficanti di resina di cannabis dal Nord Africa all’Europa in risposta alle misure di contrasto del traffico adottate dalle autorità spagnole. In questo contesto, è interessante notare che dal 2019 è aumentato significativamente il volume di cannabis in foglie/infiorescenze sequestrato in Spagna, che nel 2022 è stata all’origine complessivamente del 69 % dei sequestri di resina, del 47 % di quelli di cannabis in foglie/infiorescenze e dell’81% dei sequestri di piante di cannabis segnalati nell’Unione europea. Tali dati evidenziano il ruolo significativo svolto dalla Spagna sia come paese di transito per il traffico di cannabis che come regione di produzione. Tuttavia, è importante notare che una produzione significativa di cannabis ha luogo anche in altre zone dell’Unione europea. I recenti sequestri di ingenti quantitativi sottolineano il ruolo che la Spagna continua a svolgere come paese di transito per la resina destinata al mercato europeo. Nel 2023, ad esempio, le autorità spagnole hanno sequestrato 22 tonnellate di resina di cannabis nascoste in finti imballaggi di pomodori che si sospetta essere stati destinati al traffico verso la Francia (cfr. figura 2.1).


Foto: Guardia Civil e Policía Nacional.
Sebbene siano disponibili nuovi prodotti e forme di questo stupefacente, la cannabis in foglie/infiorescenze e la resina di cannabis rimangono le forme più comunemente disponibili. Il fatto che i quantitativi di resina di cannabis sequestrati nell’Unione europea siano maggiori di quelli di cannabis in foglie/infiorescenze è attribuito alla maggiore vulnerabilità della resina alle misure di interdizione a livello di traffico transfrontaliero, piuttosto che alla disponibilità o al consumo. Le informazioni disponibili fanno ipotizzare che la cannabis in foglie/infiorescenze sia la forma più comunemente disponibile di tale sostanza nella maggior parte dei paesi in quanto può essere coltivata in prossimità del mercato al consumo cui è destinata, con minori rischi di individuazione. La potenza della resina di cannabis sequestrata ha continuato ad aumentare nel 2022, considerato che il campione medio di resina contiene ora poco meno del 25 % di THC. Si tratta di un valore molto elevato rispetto agli standard storici, che potrebbe causare rischi elevati per la salute, in particolare se associato a un inizio precoce del consumo. Per contro, la potenza media della cannabis in foglie/infiorescenze sequestrata si aggira da alcuni anni intorno al 10 % di THC.
Alcuni nuovi e preoccupanti sviluppi nell’individuazione dei carichi di cannabis che entrano in Europa possono essere considerati indice del fatto che le rotte del traffico si stanno diversificando, andando così a costituire un ostacolo di importanza crescente per le misure di interdizione. Tra i casi di cui sopra figura, ad esempio, il sequestro di quattro tonnellate di resina di cannabis proveniente dal Pakistan nel porto di Anversa, in Belgio. Un elemento, inoltre, a riprova del fatto che il Marocco non è l’unica fonte di resina per il mercato europeo della cannabis. Alcuni Stati membri dell’UE hanno segnalato traffico di cannabis a mezzo posta e, sempre più, mediante voli aerei commerciali, talvolta collegati agli Stati Uniti e al Canada. Vi sono indicazioni di possibili spedizioni di quantitativi maggiori di foglie e infiorescenze di cannabis dall’America del Nord attraverso rotte marittime. Unitamente alla comparsa di nuove forme di tale stupefacente, ciò desta il timore che gli sviluppi nei mercati regolamentati della cannabis in paesi non europei possano avere sempre più ripercussioni sulla futura disponibilità della stessa nell’Unione europea.
Evoluzione dei mercati della cannabis: nuove sfide per le politiche antidroga
La diversità dei prodotti a base di cannabis disponibili in Europa è in aumento. Tale dato vale per il mercato delle sostanze illecite ma anche per il mercato al consumo, in cui fanno la loro comparsa prodotti che contengono bassi livelli di THC o altre sostanze che possono essere derivate dalla pianta di cannabis, come il CBD, o entrambi. Sul mercato delle sostanze illecite, la disponibilità di estratti e prodotti edibili ad alta potenza è particolarmente preoccupante ed è stata collegata ad accessi ospedalieri per intossicazione acuta presso i reparti di pronto soccorso. Si teme inoltre che alcuni prodotti venduti sul mercato illecito come cannabis possano essere adulterati con potenti cannabinoidi sintetici. Per maggiori informazioni sui suddetti cannabinoidi sintetici, cfr. Nuove sostanze psicoattive: la situazione attuale in Europa.
Anche alcuni cannabinoidi semisintetici sono apparsi recentemente sul mercato commerciale in alcune aree d’Europa. Si ritiene che tali sostanze siano prodotte a partire da cannabidiolo estratto da cannabis a basso tenore di THC (canapa), non controllata ai sensi delle convenzioni internazionali sugli stupefacenti. Probabilmente il cannabinoide semisintetico più comunemente utilizzato è l’esaidrocannabinolo (HHC), ma più recentemente anche l’esaidrocannabiforolo (HHC-P) e il tetraidrocannabiforolo (THCP) sono diventati disponibili in commercio in alcuni Stati membri dell’UE. Queste sostanze sono state vendute come sedicenti alternative «legali» alla cannabis, cosa che fa aumentare le sfide normative in questo settore. Sebbene la conoscenza degli effetti dell’HHC nelle persone sia limitata, sono state formulate preoccupazioni man mano che sono emersi studi, tra cui alcune segnalazioni di nessi con psicosi. Tra giugno 2022 e febbraio 2024 il Centro di informazione tossicologica della Cechia ha registrato oltre 170 consultazioni in materia di HHC. Molti dei casi riguardavano giovani, compresi bambini, che avevano consumato prodotti edibili come orsetti gommosi. Ad aprile 2024 l’HHC figurava nell’elenco delle droghe controllate in almeno 18 Stati membri dell’UE.
Anche l’approccio politico europeo alla cannabis sta diventando più diversificato, in quanto alcuni Stati membri dell’UE stanno modificando, o stanno prendendo in considerazione di modificare, il proprio approccio politico al consumo di cannabis a scopo ricreativo, istituendo varie forme di accesso alla resina di cannabis e ai prodotti a base di foglie e infiorescenze. Nel dicembre 2021 Malta ha legiferato in favore della coltivazione domestica, del consumo di cannabis in privato e di circoli senza scopo di lucro per la coltivazione comune. Nel luglio 2023 il Lussemburgo ha promulgato una legge che consente la coltivazione domestica e il consumo privato; nel febbraio 2024 è stata la volta della Germania, la cui legislazione consente la coltivazione domestica e in club privati senza scopo di lucro. Anche la Cechia ha annunciato l’intenzione di istituire un sistema di distribuzione regolamentato e tassato. La Svizzera inoltre, paese non appartenente all’UE, ha iniziato ad autorizzare esperimenti pilota relativi alla vendita o altri sistemi di distribuzione per determinati residenti di alcune città.
Anche i Paesi Bassi, dove la coltivazione, la vendita e il possesso di cannabis rimangono reati penali, stanno riesaminando il proprio approccio in questo settore. Tuttavia, la vendita di piccole quantità di cannabis (fino a cinque grammi) a persone maggiorenni in «coffee shop» che soddisfano determinati criteri è tollerata da decenni, sulla base di uno degli obiettivi politici dichiarati che è quello della separazione dei consumatori di cannabis dal mercato di altre sostanze. Un problema di questo approccio è che la cannabis venduta nei «coffee shop» viene fornita dal mercato illegale, dal quale traggono profitto le organizzazioni criminali. Per affrontare questo problema i Paesi Bassi stanno sperimentando in 10 comuni un modello di filiera «chiusa», in cui la cannabis prodotta in locali regolamentati viene messa a disposizione a fini di vendita in «coffee shop» specializzati.
Informazioni più dettagliate sugli approcci legislativi nazionali alla cannabis sono disponibili nella pubblicazione dell’EMCDDA del 2023 Cannabis laws in Europe: questions and answers for policymaking (Leggi sulla cannabis in Europa: domande e risposte per l’elaborazione delle politiche).
Principali dati e tendenze
Prevalenza e modelli di consumo di cannabis
- In base ai sondaggi più recenti (figura 2.2), nell’ultimo anno il consumo di cannabis tra la popolazione dell’UE di età compresa tra 15 e 34 anni (15,1 milioni) è stimato pari al 15,0 %; di questi, i soggetti di sesso maschile hanno in genere una probabilità due volte superiore di riferire tale consumo rispetto a quelli di sesso femminile. Per quanto riguarda la fascia di persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni, si stima che il 18,6 % (8,8 milioni) abbia consumato cannabis nell’ultimo anno e il 9,7 % (4,6 milioni) lo abbia fatto nell’ultimo mese; per di più, l’1,3 % circa (3,7 milioni) degli adulti (di età compresa tra i 15 e i 64 anni) farebbe uso quotidiano o quasi quotidiano di cannabis (ossia ne avrebbe consumata per 20 o più giorni nell’ultimo mese). Si stima inoltre che il 2,1 % (2,0 milioni) dei giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni faccia uso di cannabis quotidianamente o quasi. Circa tre quarti degli utenti adulti (di età compresa tra i 15 e i 64 anni) sono di sesso maschile e la maggior parte (54 %) ha meno di 35 anni.
- Le tendenze del consumo di cannabis a livello nazionale appaiono contrastanti. Dei paesi che hanno svolto indagini a partire dal 2021 e segnalato intervalli di confidenza, tre hanno riferito stime più elevate, otto le hanno dichiarate stabili e due hanno riferito una diminuzione rispetto alla precedente indagine confrontabile.
- Secondo l’indagine europea online sulle droghe del 2021, degli intervistati che hanno fatto uso di cannabis negli ultimi 12 mesi il 95 % ha consumato quella in foglie/infiorescenze, il 32 % resina, il 25 % prodotti edibili e il 17 % estratti. Questa fonte di dati indica inoltre che i consumatori possono utilizzare comunemente più di una forma dello stupefacente.
Questo esploratore di dati consente di visualizzare i dati di cui dispone l’Agenzia sulla prevalenza del consumo di cannabis per periodo di riferimento e fascia di età. È possibile accedere ai dati per paese facendo clic sulla mappa o selezionando un paese dal menu a discesa.
Note
I dati sulla prevalenza riportati in questa sede si basano su indagini tra la popolazione generale trasmesse all’EMCDDA dai punti focali nazionali. Per i dati e le informazioni metodologiche dettagliate più recenti si rimanda al Bollettino statistico 2024: prevalenza del consumo di droghe.
I grafici dei dati più recenti relativi a un paese si basano su studi effettuati tra il 2013 e il 2023.
Stime di prevalenza per la popolazione generale: le fasce di età sono 18-64 e 18-34 anni per Francia, Germania, Grecia, Italia e Ungheria; 16-64 e 16-34 per Danimarca, Estonia e Norvegia; 18-65 per Malta; 17-34 per la Svezia.
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Delle 51 città che dispongono di dati comparabili, 20 hanno segnalato nel 2023 un aumento annuo del metabolita della cannabis THC-COOH nei campioni di acque reflue, mentre 15 hanno riferito un calo (figura 2.3).
Rosso = aumento | Verde = diminuzione | Giallo = stabile rispetto al valore precedente | Blu = nessun dato precedente
Quantità medie giornaliere di THC-COOH in milligrammi per 1 000 abitanti. Nella maggior parte delle città il campionamento è stato effettuato nell’arco di una settimana tra marzo e maggio 2023.
Tenendo conto degli errori statistici, in questa figura sono considerati stabili i valori che differiscono per meno del 10 % dal valore precedente.
Fonte: Sewage Analysis Core Group Europe (SCORE)
Per il set completo di dati e l’analisi, cfr. Analisi delle acque reflue e stupefacenti: uno studio europeo basato su più città.
Presa in carico per consumo di cannabis
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In base alle stime, nel 2022 97 000 utenti in Europa sono stati presi in carico mediante trattamento specialistico per tossicodipendenza con problemi dovuti a consumo di cannabis (36 % di tutte le richieste di trattamento); di questi, circa 58 000 sono stati presi in carico per la prima volta. La cannabis è stata la droga problematica primaria in quanto citata più frequentemente dagli utenti presi in carico e trattati per la prima volta in Europa (45 %) (figura 2.4).
Oltre alle tendenze, i dati riguardano tutti gli utenti presi in carico per la prima volta con cannabis quale droga primaria (dati relativi al 2022 o all’anno più recente disponibile).
Le tendenze relative agli utenti presi in carico per la prima volta si basano su 25 paesi. Solo i paesi che dispongono di dati per almeno cinque dei sei anni considerati sono inclusi nell’analisi delle tendenze. I valori mancanti sono interpolati da anni adiacenti. A causa delle interruzioni dei servizi dovute alla COVID-19, i dati per il 2020, 2021 e 2022 devono essere interpretati con cautela. I dati mancanti sono stati calcolati in base ai valori dell’anno precedente per Spagna, Francia (2022) e Germania (2019).
Accessi ospedalieri
- Laddove sono disponibili dati nazionali, in alcuni paesi la cannabis figura in un’ampia percentuale di accessi di emergenza per droga presso i servizi ospedalieri. Per quanto riguarda la Spagna, nel 2021 la sostanza figurava nel 44 % dei casi (oltre 2 700 su 6 200) segnalati in uno studio periodico condotto nell’arco di una settimana in 16 delle 19 comunità autonome. Sempre nel 2021, in Germania la cannabis era interessata dal 17% dei casi (oltre 1 700 su 10 200) di accessi ospedalieri per intossicazione acuta e avvelenamento.
- La cannabis è stata la sostanza segnalata con più frequenza dalla rete ospedaliera Euro-DEN Plus nel 2022 e correlata al 29 % degli accessi per intossicazione acuta da stupefacenti (25 % nel 2021). Solitamente è stata segnalata in concomitanza con altre sostanze, un indice del fatto che molti degli accessi per intossicazione da stupefacenti probabilmente erano casi di policonsumo.
Dati sul mercato della cannabis
- Nel 2022 gli Stati membri dell’UE hanno segnalato 243 000 sequestri di resina di cannabis per un totale di 468 tonnellate (816 nel 2020) e 234 000 sequestri di cannabis in foglie/infiorescenze per un totale di 265 tonnellate (256 nel 2020) (cfr. figura 2.5). A causa di una diminuzione del 52 % segnalata dalla Spagna (da 673 tonnellate nel 2021 a 325 nel 2022), la quantità complessiva di resina di cannabis sequestrata nell’Unione europea è diminuita del 43 %. Inoltre, la Turchia ha riferito 15 700 sequestri di resina di cannabis per un totale di 29,3 tonnellate e 57 400 sequestri di cannabis in foglie/infiorescenze per un totale di 42,5 tonnellate.
- Sono stati segnalati nell’Unione europea circa 609 000 reati relativi a consumo o possesso di cannabis (566 000 nel 2021), oltre a 98 000 reati relativi all’offerta (100 000 nel 2021).
- Nel 2022 il contenuto medio di THC della resina di cannabis nell’Unione europea era del 24,8 %, più del doppio di quello della cannabis in foglie/infiorescenze (10,1 %). Le tendenze indicizzate mostrano che il contenuto medio di THC della resina è raddoppiato negli ultimi 10 anni e continua ad aumentare, mentre quello della cannabis in foglie/infiorescenze è rimasto generalmente stabile per la maggior parte di tale periodo. Va notato che i campioni di entrambe le forme dello stupefacente possono variare notevolmente.
UE+2: Stati membri dell’UE più Norvegia e Turchia.
Prezzo e potenza: valori medi nazionali – intervallo minimo, massimo e interquartile. I paesi variano in base all’indicatore.
UE+2: Stati membri dell’UE più Norvegia e Turchia.
Prezzo e potenza: valori medi nazionali – intervallo minimo, massimo e interquartile. I paesi variano in base all’indicatore.
Ulteriori informazioni dettagliate sulla cannabis sono disponibili nel documento congiunto EMCDDA-Europol Il mercato della droga nell’UE: cannabis – un’analisi approfondita e Cannabis: risposte sociali e sanitarie.
Dati fonte
La serie completa di dati fonte per la Relazione europea sulla droga 2024, compresi i metadati e le note metodologiche, è disponibile nel catalogo dei dati dell’Agenzia.
Di seguito è disponibile un sottoinsieme di questi dati, utilizzato per generare infografiche, grafici e altri contenuti analoghi in questa pagina.
Tabelle di dati sulla prevalenza del consumo di stupefacenti comprendenti indagini sulla popolazione generale e analisi delle acque reflue (tutte le sostanze)
Altre tabelle di dati, comprese tabelle specifiche per la cannabis